PISA – L’Università di Pisa risponde al comunicato sindacale riguardante i “tagli ai servizi della biblioteca dell’Università”, che è apparso su alcuni mezzi di stampa e desidera evidenziare le seguenti considerazioni.
“Recentemente l’Università ha compiuto uno sforzo significativo per favorire l’occupazione. Nonostante le limitazioni del bilancio, nel mese di dicembre è stata attuata una manovra per il reclutamento di 118 unità di personale tecnico-amministrativo. Inoltre, sono state stabilizzate 14 posizioni e, per la prima volta sono state pianificate progressioni economiche verticali. Nel contesto delle biblioteche, è stato assegnato il maggior numero di nuove unità da reclutare, con 7 posizioni aggiuntive rispetto alle 3 precedentemente assegnate, oltre alle eventuali progressioni verticali. Per l’anno 2024, il Consiglio di Amministrazione ha destinato lo stesso importo degli anni precedenti per i servizi bibliotecari, pari a 464.000 Euro. Si legge nella nota, questo consentirà di prorogare il contratto attuale fino al termine di agosto 2024 e di avviare una nuova procedura di gara per l’assegnazione del servizio per il triennio 2025-2027. Riguardo alla gara, è importante sottolineare che la decisione di esternalizzare parte dei servizi è il risultato di una scelta sul modello di gestione delle biblioteche, raggiunta dopo vari incontri e valutazioni tra le direzioni e il Sistema Bibliotecario di Ateneo. Il modello selezionato prevede una combinazione di personale interno a tempo indeterminato e servizi esternalizzati, in alternativa al mantenimento dei servizi interni con oneri di reclutamento. Questo modello comporta un maggiore investimento per l’Ateneo rispetto alla situazione attuale. Le 10 nuove unità assunte implicano un investimento superiore a 350.000 Euro a carico del bilancio dell’Ateneo, mentre l’esternalizzazione sarà gestita tramite una procedura di gara del valore di 460.000 Euro. Complessivamente, nel 2025 l’Ateneo investirà oltre 700.000 Euro, prosegue il comunicato, anche considerando i pensionamenti, registrando un aumento significativo rispetto agli 464.000 Euro previsti per il 2024 e gli anni precedenti. Tali investimenti saranno effettuati nonostante le difficoltà finanziarie dell’Ateneo, principalmente dovute all’incremento degli stipendi, non compensato dal Ministero sul Fondo di Finanziamento Ordinario, e alla sottorappresentazione degli investimenti per università e ricerca rispetto al PIL italiano, ben al di sotto della media europea, imputabile non solo al governo attuale ma anche ai predecessori degli ultimi anni. L’Università è aperta a discutere con tutti i lavoratori una strategia futura di sviluppo che soddisfi le loro legittime aspirazioni. Tuttavia, senza un cambiamento nelle politiche nazionali, sarà difficile ottenere risultati soddisfacenti senza mettere a rischio il nostro, e gli altri, atenei”, conclude il comunicato stampa.
Last modified: Marzo 3, 2024