PISA- Dopo essere entrato nella cinquina finalista ai David di Donatello per il Miglior Documentario – Premio Cecilia Mangini, L’occhio della gallina – Autoritratto di Antonietta De Lillo (2024, 93′) continua il suo percorso nei festival e nelle sale italiane. Il film sarà proiettato al Cinema Arsenale di Pisa, lunedì 19 maggio alle ore 18.30 e martedì 20 maggio alle ore 21.00, dopo essere stato recentemente accolto anche alla 43a edizione del Bellaria Film Festival.
Presentato in anteprima alle Giornate degli Autori nella sezione Notti Veneziane, in collaborazione con Isola di Edipo, il documentario è scritto dalla stessa regista insieme a Laura Sabatino, con la collaborazione di Alice Mariani, e prodotto da Marechiarofilm con il contributo del MiC, della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania.
Dopo il debutto veneziano, L’occhio della gallina ha ricevuto riconoscimenti in numerosi festival, tra cui il Festival dei Circoli del Cinema di Messina, dove ha vinto il premio come Miglior Documentario Italiano sul cinema, e Primo Piano sull’Autore – Pianeta Donna, dove è stato premiato per la Miglior Regia Docufilm. È stato inoltre candidato come Miglior Documentario Internazionale ai Fabrique du Cinéma Awards.
Il film, interpretato da Antonietta De Lillo e da Maria De Medeiros, Carolina De Lillo Magliulo, Elisabetta Giannini, Alice Mariani, Marcello Garofalo, Luca Musella e Adele Pandolfi, è un autoritratto ironico e lucido, che affronta il tema delle distorsioni e delle esclusioni nel sistema cinematografico italiano. La regista racconta la propria storia di isolamento e violenza professionale, dopo aver realizzato un film di grande valore che avrebbe potuto consacrarla, ma che ha invece segnato l’inizio di un lungo periodo di emarginazione.
Un’opera che non si limita a parlare di cinema, ma che si apre a un discorso più ampio sulle dinamiche del potere e sull’importanza della libertà di critica, in ogni ambito.
«Ho realizzato questo film per necessità – racconta Antonietta De Lillo – e da quella prima proiezione a Venezia il viaggio non si è più fermato. Per quanto riguarda i David di Donatello, la candidatura è stata una bellissima vittoria simbolica. Penso sia stato giusto premiare Lirica Ucraina di Francesca Mannocchi, che racconta con coraggio la guerra. Il mio film invece parla di violenze più vicine, spesso silenziose. In un sistema che ha bisogno di cambiamento, essere parte di questa edizione dei David è stato già un importante segnale».
Un film personale e politico, intimo e universale, che invita a non restare in silenzio.
Last modified: Maggio 19, 2025