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Pisa è ufficialmente entrata nel 2025: la giornata di celebrazioni

PISA – Una splendida giornata di sole ha fatto da degna cornice al tradizionale appuntamento del Capodanno Pisano, necessaria affinché possa compiersi il Rito del Raggio di Sole, che da una finestra della Navata Centrale della Cattedrale illumina dalla parte opposta una mensolina a forma di uovo accanto al celebre pergamo di Giovanni Pisano, così da sancire ufficialmente l’ingresso di Pisa nel 2025 con nove mesi di anticipo rispetto al resto del Mondo.

di Giovanni Manenti


Evento iniziato con il Corteo Storico che, partito da Piazza XX Settembre,davanti a Palazzo Gambacorti, per poi proseguire sfilando lungo un percorso che l’ha visto attraversare Ponte di Mezzo, Borgo Stretto, via Ulisse Dini, Piazza dei Cavalieri e via Santa Maria prima di giungere in una Cattedrale che ha avuto difficoltà ad accogliere le centinaia di persone, fra cittadini e turisti, che non hanno voluto perdere la cerimonia.


In Cattedrale l’Assessore alle Tradizioni Storiche Filippo Bendini ha ricordato ai presenti la genesi di tale ricorrenza, che risale sin dal X Secolo, allorché i pisani decisero di far coincidere l’inizio dell’anno con l’annunciazione e conseguente incarnazione di Gesù, che pertanto cade 9 mesi prima del 25 dicembre, Festa della Natività così che il 25 marzo divenne il primo giorno del nuovo anno solare, data scelta anche non solo per il ricordo dell’annunciazione della nascita di Cristo ma anche per essere prossima all’equinozio di primavera che simboleggia la rinascita della vita dopo i rigori invernali, circostanza poi adottata da molte altre città e Paesi, fra cui Siena e Firenze.

Un calendario che è restato immutato per secoli sino al 20 novembre 1749 allorché il Granduca di Toscana Francesco I di Lorena ordinò che in tutti gli stati della Regione l’1 gennaio successivo avesse inizio l’anno 1750, così che anche Pisa – il cui Stato era all’epoca formato all’incirca dalle attuali Province di Pisa e Livorno – si dovette uniformare al Calendario Gregoriano al pari del resto della Toscana, salvo poi tornare a parlare di questa Festa negli anni ’80 del Secolo scorso, tant’è che ancora oggi il Capodanno Pisano è atteso e degnamente festeggiato attraverso numerose iniziative culturali che precedono e seguono la data del 25 marzo.

La particolarità dell’evento sta anche nel fatto che, oggi come ieri, il Capodanno pisano è scandito da una sorta di orologio solare, in quanto a Mezzogiorno di ogni 25 marzo un raggio di sole penetra nel Duomo da una finestra rotonda della parete meridionale e va a colpire una mensola posta su di un pilastro accanto al pergamo di Giovanni Pisano sul lato opposto e tradizione vuole che il nuovo Anno Pisano non cominci sotto i migliori auspici se le nuvole impediscono al sole di entrare in Cattedrale”.Al termine della successiva funzione religiosa,.il Sindaco Michele Conti ha dichiarato ufficialmente aperto l’anno pisano 2025 pronunciando la frase rituale “A maggior Gloria di Dio, invocando l’intercessione della Beata Vergine Maria e di San Ranieri nostro Patrono, salutiamo il Nuovo Anno“.


Lo stesso Sindaco Michele Conti, rivolgendosi ai giornalisti presenti, ha tenuto a sottolineare: “Il Capodanno Pisano sia una tradizione che si rinnova ogni anno, con una partecipazione sempre maggiore da parte dei cittadini pisani e dei turisti presenti in città. Dopo il grande successo delle iniziative che si sono svolte nel fine settimana, grazie al grande lavoro promosso dall’Assessore alle tradizioni della Storia e identità di Pisa Filippo Bedini, stamani la Cattedrale è gremita di persone che vengono qui per assistere alla cerimonia del raggio di sole, un momento simbolico di buon auspicio per la città. Il Capodanno Pisano oltre a questo significato tradizionale, può rappresentare il punto di partenza della stagione turistica: da qui, trascorso il periodo invernale, si riparte con il periodo di alta stagione che, con la Pasqua alle porte, ci porta verso il periodo primaverile ed estivo di massima affluenza dei flussi turistici, in cui la città vede concentrati importanti appuntamenti delle nostre tradizioni storiche”.“Dobbiamo ancora continuare a lavorare”  – conclude il Sindaco – “affinché gli eventi della nostra tradizione siano sempre più conosciuti e diventino motivo di attrazione turistica, per questo stiamo portando avanti il nostro piano di valorizzazione degli spazi pubblici e di promozione degli eventi: oggi andrà in approvazione in Consiglio Comunale la modifica della  partecipata “Patrimonio Pisa Srl”, che va nella direzione di migliorare il sistema di accoglienza degli spazi pubblici comunali, mentre stiamo continuando a lavorare alla partecipata che possa prendere in mano la gestione degli eventi cittadini, promuovendoli a livello nazione e internazionale. Questa è la vera sfida della città nei prossimi anni, ragion per cui il mio augurio per il 2025 è che a Pisa il turismo continui a crescere, proseguendo con il risultato positivo registrato nel 2023 con il superamento dei due milioni di presenze turistiche in città, in modo da diventare vero e proprio volano della nostra economia”.

Il Capodanno di quest’anno” – aggiunge l’Assessore Filippo Bedini – “è all’insegna della tradizione e del rafforzamento del legame strettissimo con la festività cristiana dell’Annunciazione. A questo fine abbiamo pensato alla novità costituita dall’Infiorata dell’Annunciazione, allestita nella Chiesa della Spina da sabato, in modo da riannodare i fili tra la festa civile, cioè l’ingresso dell’anno secondo il calcolo pisano, con la festività religiosa. Sono soddisfatto dell’entusiasmo e della partecipazione di pubblico registrata agli eventi che hanno animato la città nel fine settimana. Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita del Capodanno e ricordiamo chi ha avuto il merito di riscoprire questa tradizione negli anni ’80, in particolare Umberto Moschini e Paolo Gianfaldoni. Come Amministrazione cerchiamo di fare ogni anno del nostro meglio per migliorare la qualità e il taglio culturale del Capodanno, soprattutto per trasmetterlo alle future generazioni, in modo che i pisani sempre di più possano appassionarsi e sentire questo momento come qualcosa che appartiene davvero alla città e all’identità di Pisa, che non è dunque solo folclore ma anche cultura, storia e tradizione”.

Presente alla Cerimonia anche il Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo, il quale ha evidenziato come: “oggi sia una giornata splendida, di sole e che dà l’avvio ad un anno che speriamo possa essere di pace, in quanto viviamo in un tempo terribile ed oggi da qui chiediamo che possa essere veramente un anno di pace, dato che la guerra è molto più vicina di quanto possa sembrare, ragion per cui non può che essere un segnale di speranza vedere stamani Pisa sempre più bella, con il suo Corteo Storico ed i turisti che ci guardavano con gli occhi stupiti nell’essere tornati all’epoca medievale, a confermare la voglia di raccontare le nostre identità ed, al tempo stesso, di guardare con ottimismo al futuro“.

Last modified: Marzo 25, 2024
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