Written by 8:52 am Pisa, Politica

Ordinanza anti-affollamento, Martinelli, Gionfriddo e Lacroce: “Vogliono rendere Pisa un paesino silente e senza ambizioni”

PISA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dei consiglieri comunali de La città delle persone Paolo Martinelli, Gianluca Gionfriddo ed Emilia Lacroce in merito alla nuova ordinanza cosiddetta “anti-affollamento” della giunta Conti.

Non sono bastate le bocciature del TAR alle precedenti ordinanze su Piazza della Pera e sull’area della Stazione – con conseguente pagamento di risarcimenti a carico dei cittadini – a far cambiare rotta all’Amministrazione: il 29 luglio è stata pubblicata una nuova ordinanza “anti-affollamento” per il centro storico, che nei fatti si traduce in un provvedimento punitivo verso la socialità urbana. Si prosegue così con un approccio securitario inefficace, che preferisce svuotare le piazze piuttosto che riempirle di iniziative culturali, inclusive e sane. Ancora una volta si fa ricorso alla vigilanza privata, con ulteriore spesa di fondi pubblici, invece di investire in presidi educativi, culturali e in forme di responsabilizzazione collettiva. Questa visione produce una città spenta, inospitale verso i giovani, verso chi cerca spazi di incontro e verso chi non risponde a logiche di consumo elevato. Le nuove disposizioni, che prevedono la possibilità di chiudere intere piazze in caso di “affollamento”, colpiscono indistintamente chi vive la città: giovani, famiglie, studenti, residenti stessi. Ancora una volta ci troviamo davanti a misure temporanee e ideologiche, che rischiano solo di generare nuovi contenziosi legali e che, nel frattempo, trasformano Pisa in una città chiusa, triste, priva di ambizioni. Servono invece politiche stabili e inclusive, capaci di tenere insieme il diritto al riposo dei residenti e il bisogno di socialità, specialmente nelle ore serali e notturne.Per questo chiediamo: il ritiro immediato dell’ordinanza del 29 luglio, che prevede la chiusura delle piazze in caso di affollamento; l’apertura di un confronto pubblico con cittadine e cittadini, associazioni e operatori culturali, per costruire insieme un modello di gestione dello spazio pubblico basato su partecipazione, cultura e sicurezza condivisa; l’applicazione delle normative esistenti con coerenza, evitando il ricorso continuo a provvedimenti emergenziali che, come già rilevato dal TAR e ammesso dallo stesso Comune, non hanno i presupposti di urgenza richiesti dalla legge. Pisa deve tornare a essere una città viva, accogliente e inclusiva, non un luogo chiuso e silenzioso. Non possiamo accettare che venga svuotata della sua vitalità”, conclude il comunicato.

Last modified: Luglio 31, 2025
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