PISA – Alla vigilia della sfida con il Brescia parla della situazione dei nerazzurri mister Luca D’Angelo presso la Sala Passaponti dell’Arena Garibaldi.
di Giovanni Manenti
L’AVVERSARIO. “Il Brescia ha ora qualche difficoltà ma resta una squadra insidiosa sia come singoli che collettivo e noi siamo comunque in grado di fare una buona partita anche con le difficoltà legate alle condizioni climatiche”.
SULLA CONVOCAZIONE IN NAZIONALE. “Sono contento per la convocazione di Canestrelli, il quale è un giocatore molto forte. Ultimamente ha giocato meno a causa della forte concorrenza, ed è anche un bravissimo ragazzo”.
NICHOLAS. “Nicholas è recuperato ed è convocato, pur non essendo ancora in condizione di giocare dal 1′ minuto, mentre per la sostituzione di Beruatto ho molte alternative e qualora la scelta dovesse ricadere su Jureskin sono certo che sarà all’altezza, così come è probabile che possa partire dall’inizio Lisandru Tramoni che ha fatto molto bene in settimana”.
BRESCIA DA TEMERE. “Il Brescia non sta ottenendo vittorie negli ultimi tempi, ma se andiamo ad analizzare la loro rosa non possiamo pensare che sarà una partita semplice”.
GLIOZZI E L’ATTACCO. “Gliozzi sta bene, a Frosinone non ha fatto bene nel primo tempo perché gli avversari avevano preso campo e credo che dobbiamo cercare di servirlo meglio, senza dimenticare che in casa sfruttiamo meglio le qualità dei nostri esterni, un fattore su cui dovremo migliorare nelle gare esterne”.
ALLA FINE CONTANO I GIOCATORI. “Non mi rivedo nella definizione di identificare la squadra come il “Pisa di Mister D’Angelo”, principalmente perché non credo nelle etichette che danno troppi meriti agli allenatori, cosa di cui ero convinto anche quando giocavo, perché le partite poi le vincono i giocatori”.
LA SOCIETÀ E L’AMBIENTE CONTA. “Occorre poi evidenziare una cosa fondamentale, derivante da come una società mette in grado di lavorare, quando sono tornato a Pisa, a dispetto dell’essere ultimi in classifica, ho trovato un gruppo di giocatori uniti e convinti delle proprie possibilità, anche perché l’ambiente era sereno e ciò aiuta moltissimo nello svolgimento del proprio lavoro”.