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Le aree agricole del Parco diventano oasi di biodiversità

Il centro Avanzi ha seminato 30 ettari con piante che attirano gli impollinatori

PISA – Non solo api e vespe ma anche coleotteri, lepidotteri, cimici di vari colori: le aree agricole del Parco diventano un’ oasi di biodiversità. 

Nell’ambito del progetto Embrace, il Centro di ricerche agro-ambientali Enrico Avanzi dell’ Università di Pisa ha recentemente seminato 30 ettari con piante mellifere: senape bianca, veccia e trifoglio incarnato offriranno nutrimento agli insetti impollinatori ed entomofagi la cui presenza, fondamentale per la salvaguardia della biodiversità, verrà ora monitorata con attenzione per verificare i risultati di questo intervento.

Si tratta di una delle tre azioni del progetto che prevede anche la creazione di un portale con la catalogazione della flora del Parco, a cura dei ricercatori del Plantseed Lab del dipartimento di biologia dell’Università di Pisa, e presso Cascine Nuove a San Rossore, nei locali del centro Giacomini nell’area di Villa Giraffa,  la realizzazione del Centro di Educazione alla Biodiversità (CEB) un luogo di conoscenza e di partecipazione attiva per tutti i cittadini. Tra i primi risultati che saranno divulgati in questa struttura ci saranno proprio gli effetti dell’azione di semina della piante che attraggono gli impollinatori.

Il progetto Embrace, realizzato dall’Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli in collaborazione con l’associazione Leonardo-Irta ed in partneariato con il Centro Avanzi ed il dipartimento di biologia dell’Università di Pisa, si è aggiudicato un finanziamento di 200mila euro di fondi UE-PNR nell’ambito del National Biodiversity Future Center (NBFC), il primo centro di ricerca italiano dedicato alla biodiversità.

Last modified: Luglio 28, 2025
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