PISA – Oggi, 22 aprile, nel 1978 i Blues Brothers si esibiscono per la prima volta al Saturday Night Live, show della tv americana davanti le cui telecamere sono passate praticamente tutte le stelle del firmamento musicale e cinematografico USA.
di Leonardo Miraglia
Nel gruppo che proponeva grandi interpretazioni di classici del rhytm ‘n blues, del rock e del soul c’era un personaggio che stava per entrare di diritto nel firmamento di cui sopra: John Belushi.
Accanto al pur grande Dan Aykroyd e supportato da una band di assoluto valore in cui si esibiva Alan Rubin alla tromba ed il magnifico tastierista Paul Shaffer, John Belushi iniziò a dimostrare il suo talento artistico a tutto tondo.
Belushi era un grande intrattenitore, ottimo interprete musicale con la sua voce da bluesman bianco e anche e di più un enormeattore comico dalla mimica micidiale.
John Belushi, purtroppo, morì alla giovane età di trentatré anni e così il mondo perse per sempre un gigante del cinema comico dopo stupende interpretazioni come Joliet Jake nei “The Blues Brothers”, Bluto Blutarski in “Animal House” e il folle pilota di caccia in “1941- allarme a Hollywood” (fra le altre) e lui non riuscì a far concretizzare la sua notorietà artistica.
Belushi era tossicodipendente e alcolizzato e bruciò velocemente la sua vita in continui eccessi.
I greci dicevano che chi muore giovane è ben voluto dagli dèi ma dissipare la propria esistenza volontariamente e andarsene ancora giovane non fa rientrare nel novero dei ben voluti.
Belushi era lo stereotipo dell’artista maledetto, del rocker suicida come del pittore pazzo e menomato, come Kurt Cobain e Van Gogh, ha lasciato profonde tracce nella storia dell’arte, di ogni arte e andandosene ha segnato il suo percorso terreno in modo indelebile nel tempo, tanto da non aver bisogno di fissare le proprie impronte sul Sunset Boulevard hollywoodiano.
Tuttavia, e qui sta il principio mattutino dell’oracolo, non dimentichiamoci mai di non bruciare troppo velocemente, perché più la fiamma è intensa più il calore scioglie velocemente la candela e quella fiamma, che finché è stata viva ha illuminato il cammino anche di chi gli stava intorno, spentasi, ha lasciato tutti gli altri al buio, abbandonandoli nelle tenebre senza guida e supporto. Pensiamo sempre a chi abbiamo intorno, tutti coloro che ci apprezzano per chi siamo e per come ci comportiamo e facciamo ardere la nostra fiamma a lungo per noi e per chi ci sta accanto… gli dèi ci accetteranno di buon grado anche se ci presenteremo loro un po’ più anziani ed esperti.
Last modified: Aprile 22, 2023