All’interno della parrocchia anche i presepi costruiti dai bambini. Da quest’anno sarà reso visibile il retro del presepe meccanico
SAN MARTINO ULMIANO – Torna anche quest’anno a San Martino Ulmiano lo storico presepe meccanico ideato da Osvaldo Coli fabbro e ancor di più artista del ferro battuto con la bottega di San Martino Ulmiano in Via Palestro e noto anche nella nostra città per aver realizzato dei veri e propri capolavori le costole in argento del patrono della cattedrale, l’urna delle reliquie di San Ranieri.
di Antonio Tognoli


Nel 1952 Coli costruì il presepe meccanico che tutti gli anni viene inaugurato dai sacerdoti della Chiesa di San Martino a San Martino Ulmiano piccola frazione del comune di San Giuliano Terme. Un presepe costruito su quattordici ruote di biciletta. Nel giorno dell’inaugurazione del presepe posto accanto alla parrocchia siamo andati a trovare il sacerdote Don Marco e i due manutentori Ernesto e Baldo.



“Il Presepe Meccanico è un presepe artigiano arricchito quest’anno anche dai presepi che hanno costruito i bambini e che si può apprezzare all’interno della nostra Chiesa. Il presepe meccanico ha bisogno di tanta cura e quindi Ernesto e Baldo sono due persone importanti per tenere in vita questo capolavoro“, afferma Don Marco sacerdote della Chiesa di San Martino Ulmiano. “Voglio chiudere augurando a tutti un felice Natale nell’anno del Giubileo della Speranza che ci porti a tutti serenità e pace“

“Il presepe meccanico – racconta Ernesto – è costruito su 14 ruote di biciclette, tre funzionano in modo verticale e le altre in senso orizzontale, con una serie di lamiere che il Coli, fabbro che l’ha costruito l’ha forgiato alla sua maniera. Il presepe ha un solo motore e muove ben ottanta personaggi ed è lubrificato, controllato e pulito periodicamente. Un lavoro che ormai facciamo da anni e che dura da ben 73 anni. Niente male“
“La novità Introdotta quest’anno – spiega Baldo – è una ripresa dal retro del maccanismo. Ci teniamo a far vedere ai genitori cosa c’è dietro questo presepe. Nell’era moderna non ci si stupisce più vedere un personaggio che si muove, mentre prima era una grande novità. Ad Osvaldo Coli il merito di aver fatto davvero una cosa straordinaria“, conclude Baldo.
Il presepe meccanico ideato da Osvaldo Coli dopo una breve esposizione in Logge di Banchi si guadagnò il titolo di “Presepe Pisano”, che veniva usato in special modo quando veniva trasportato a Lucca, Massa, Genova e Roma. Nome ripreso nel 1971, quando Coli, ormai impossibilitato nel proseguire la sua attività di presepista, donò il complesso meccanismo personalmente all’allora parroco di San Martino Don Luciano Leonardi. Il presepe meccanico sarà visitabile fino al 6 gennaio prossimo.
Last modified: Dicembre 14, 2024

















