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Inaugurata la mostra della telefonia nell’atrio di Palazzo Gambacorti

PISA – Da mercoledì 23 ottobre e sino a mercoledì 30 ottobre prossimo l’atrio del Comune di Pisa ospita (orario continuato 9:00-19:00 domenica esclusa) un’esposizione dedicata alla storia della TETI (Società Telefonica Tirrena) nel Centenario della sua Costituzione – iniziativa che rappresenta il seguito della Mostra sulla Storia della telefonia a Pisa della primavera scorsa dedicata ai primi 140 anni dalla nascita della prima società telefonica pisana – ed organizzata dal Circolo Filatelico Numismatico Iconografico pisano in collaborazione con il Comune di Pisa. All’inaugurazione era presente l’Assessore alla Cultura del Comune di Pisa Filippo Bedini e Marcello Cecconi, Curatore della Mostra.

di Giovanni Manenti

La fondazione della TETI risale al 16 ottobre 1924 a Livorno per poi stabilire la propria Sede a Firenze, divenendo una delle sole cinque società di telefonia a cui venne affidato il servizio telefonico nazionale nel 1925, anno della “grande riforma” con la quale fu dato in concessione il servizio telefonico, considerato che, difatti, il territorio nazionale era stato suddiviso in cinque zone affidate ad altrettante società e pertanto la zona di competenza della TETI comprendeva Liguria, Toscana, Lazio e Sardegna, così che l’esposizione raccoglie molti documenti inediti e materiale dal 1925 al 1964, quando infine venne costituita a livello nazionale la SIP (Società Italiana per l’Esercizio Telefonico) che incorporò tutte le ricordate cinque Società di telefonia.

Un’iniziativa in merito alla quale l’Assessore Filippo Bedini così commenta: “La mostra consente ai visitatori di vivere un viaggio nel passato affascinante, romantico, forse un po’ nostalgico ma che ritengo anche educativo, in quanto la Storia della Telefonia coinvolge generazioni che hanno oramai i capelli bianchi e che consente da una parte di apprendere un insegnamento sull’evoluzione tecnologica dello strumento e d’altro canto di riflettere su come lo sviluppo tecnologico abbia portato a modalità di comunicazione nuove ed importanti che però hanno talvolta comportato dei rischi, ma non hanno comunque superato il fatto di chiamare una persona e poterci parlare attraverso uno strumento, che sia oggi uno Smartphone rispetto al telefono a gettoni dentro una cabina dei tempi passati“.

Mi auguro pertanto“, conclude l’Assessore, “che questa Mostra venga visitata dai giovani affinché possano rendersi conto dell’evoluzione dello strumento che oggi probabilmente rappresenta per molti di essi un’appendice del proprio corpo e che, viceversa, ha avuto nel passato dei periodi in cui veniva utilizzato con una funzione che sicuramente presentava meno rischi, oltre alla pressoché sicura presenza di molti collezionisti di questo tipo di reperti, pur con due finalità diverse, in quanto per questi ultimi visitare la Mostra rappresenta il completamento di una passione, mentre per le nuove generazioni ritengo che potrà rappresentare una scoperta dai risvolti molto educativi“.

Su cosa, pertanto, ci si può attendere nel visitare l’esposizione, lo precisa il Curatore della stessa Marcello Cecconi: “Questa mostra ripercorre i 40 anni (dal 1924 al 1964 ndr) di attività della TETI e che sono stati anche disturbati dalla Guerra che ha provocato diversi danni alla Società che, entrata in funzione nel 1925, aveva già ammodernato molto il proprio metodo di comunicazione, come documentato in queste bacheche con il cosiddetto “Sistema TETI” che ha fatto Scuola in tutta Italia, per poi riprendere appieno l’attività sino al 1964, allorché la SIP ha inglobato le cinque Società svolgenti all’epoca tale compito, potendo avvalersi di un bel numero di abbonati e di valide attrezzature. Io spero proprio – conclude Cecconi, che grazie alla collaborazione con l’Assessore alla Cultura Filippo Bedini ed alla Scuola Riccardo Buscemi, la Mostra possa essere visitata dagli studenti, in quanto il mio obiettivo è quello di far comprendere a queste nuove generazioni che hanno oramai il cellulare incorporato, da dove lo stesso ha visto la propria creazione, considerato che è da questi strumenti che poi l’evoluzione tecnologica ha condotto sino a quelli in dotazione ai giorni nostri, precisando che la quasi totalità di quanto è esposto appartiene a me stesso, esistendo peraltro un mercato che riguarda il collezionismo sulla telefonia ed anch’io, ad esempio, possiedo molte azioni di Società costituite dal 1881 in avanti“.     

Last modified: Ottobre 24, 2024
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