Written by 7:05 am Attualità, Pisa

Il Club 27

PISA – Il 27 aprile è un giorno i cui avvenimenti accaduti nel tempo non interessano l’oracolo che questa volta focalizza la sua attenzione sul numero 27 e ci racconta una sorta di leggenda metropolitana o per meglio definirla, una bizzarra combinazione di date e di eventi luttuosi che hanno visto come protagonisti in negativo tutta una serie di artisti prevalentemente nel campo della musica.

di Leonardo Miraglia

Con Club 27 si intende un insieme di artisti, prevalentemente cantanti rock, che hanno incontrato la morte a 27 anni. 

Una parte di loro è nota anche come J27, in quanto il loro nome o cognome iniziava con la lettera J. Questo termine nacque nel 1994, quando i media musicali collegarono la tragica fine di Kurt Cobain con quelle di Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison, tutti scomparsi a 27 anni in un breve lasso di tempo tra il 1969 e il 1971.

Prima di quel momento, questa curiosa coincidenza era stata rilevata solo occasionalmente, senza ottenere la notorietà che ebbe dopo la morte di Cobain. In seguito, il termine si estese ad altri musicisti che morirono a 27 anni, come Amy Winehouse nel 2011, o anche a quelli appartenenti a epoche precedenti, come Robert Johnson nel 1938.

La leggenda che i membri del club avessero stipulato un patto con il diavolo si ispira alla canzone “Me and the Devil Blues” di Robert Johnson, in cui si ascoltano le frasi: “Hello Satan, I believeit’s time to go” e “You may bury my body down by the highwayside, so my old evil spirit can get a Greyhound bus and ride”. Si racconta anche che Johnson avesse incontrato il diavolo in un bivio dove gli avrebbe consegnato la sua chitarra. Le motivazioni delle morti sono spesso riconducibili a abusi di alcol o droga, incidenti e suicidio, ma anche ad altri fattori come avvelenamento.

La morale mattutina che il n-oroscopo trae da questo strano contesto è che il mondo giovanile spesso si lega a dei concetti esistenziali dove la cultura della vita e del rispetto di essa sfugge e i trasforma in disattenzione e indifferenza fino a raffigurarsi in una tensione verso l’autodistruzione in special modo quando le persone di giovani generazioni sono coinvolte in attività artistiche che le portano lontano dai principi della corretta gestione della propria vita.

Ciò non deve accadere seppur accade e la meditazione di stamattina deve vertere sulla preziosità della vita e sul dovere che ognuno di noi ha nel trattarla con il dovuto riguardo, dato che è l’unico momento, perché di momento si tratta a confronto dell’eternità che ci aspetta, di condivisione e di miglioramento che abbiamo e quindi non possiamo permetterci di gettarlo via pensando di esserne gli unici proprietari.

Last modified: Aprile 28, 2023
Close