PISA – Nella giornata di venerdì 10 ottobre, presso il Pala Todisco a San Giuliano Terme, sono stati tantissimi gli studenti e le studentesse, ma anche cittadini, che si sono recati incuriositi all’evento gratuito “Vite, Storie di felicità – L’arte di realizzare l’impossibile”, promosso e organizzato dalla Fondazione della Felicità ETS, con l’obiettivo di fornire una maggiore consapevolezza che la vera felicità è alla portata di tutti.
di Melania Pulizzi
Patrocinato della Regione Toscana, dalla Provincia di Pisa e dai Comuni di Pisa e San Giuliano Terme, e con il prezioso contribuito da parte della storica Agenzia Assicurativa Generali Italia, come partner ufficiale della Fondazione, l’evento è stato diviso in due appuntamenti in replica: il primo si è svolto nella mattina ed è stato dedicato agli studenti delle Scuole medie e Superiori, arrivati dalla Provincia di Pisa e dalla Provincia di Livorno: le Scuole medie “G.B. Niccolini” di San Giuliano Terme (PI) e “V. Galilei” e “G. Gamerra” di Pisa, l’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e Ristorazione “G. Matteotti” di Pisa, l’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “E. Fermi” di Pontedera, l’Istituto di Istruzione Superiore Vespucci-Colombo di Livorno e il Liceo Statale “E. Fermi” di Cecina (LI).
Ragazzi e ragazze, in un’età particolarmente delicata, figli di una “generazione ansiosa”, soggetta a innumerevoli cambiamenti e distrazioni in termini di vita sociale e rapporti con il mondo, diventato una macchina divulgatrice di stereotipi spesso sbagliati e fuorvianti, che rischiano di intaccare la qualità psicofisica, soprattutto dei più giovani, rendendo loro sempre più offuscata la strada della vera felicità. Ma è qui che entra in gioco La Fondazione della Felicità capitanata dal suo Presidente Walter Rolfo e di tutti i suoi collaboratori e volontari, compresi gli ospiti esclusivi, da lui definiti “supereroi speciali”, che si sono susseguiti sul palco a titolo completamente gratuito e a ritmo di musica e luci, portando la propria testimonianza di felicità, con delle premesse fondamentali: “I soldi non rendono felici; non è il successo che porta alla ricchezza, bensì il contrario, è la ricchezza dentro noi stessi che ci porta ad avere successo nella vita, nello studio, nel lavoro, nei rapporti con gli altri; la felicità non è cosa abbiamo, ma chi abbiamo nella nostra vita e il seme che porta a far fiorire tutto questo risiede nel nostro cervello, nel nostro cambiare il modo di vedere e percepire le cose”.
Per raggiungere tutto questo però occorrono degli strumenti che, la Fondazione della Felicità ha messo a disposizione tramite un App dalla quale per 2 mesi, gli studenti potranno catturare tutte le nozioni, i suggerimenti e i consigli necessari per raggiungere la propria felicità. Un metodo che non è molto usato nelle Scuole, dove tendenzialmente si studiano le materie tradizionali, ma che potrebbe fare la differenza per tanti ragazzi e ragazze, nel raggiungimento dei loro obiettivi, oltre che aiutarli a superare soprattutto gli ostacoli e imparare a rialzarsi dopo le cadute.
Solo per citarne alcuni, da Francesco Fontanelli, Miglior Mago d’Europa, a Gabriele Tedesco, Direttore vendite di Generali Italia; gli ospiti che sono saliti sul palco hanno raccontato il loro percorso verso la felicità, ognuno diverso dall’altro, ma con in comune la perseveranza di superare gli ostacoli e raggiungere il proprio obiettivo: Francesco ammette di non sapere cos’è la felicità, ma ha detto ciò che lo rende felice e sono semplicemente le carte e tutto ciò che riguarda l’illusionismo e i giochi di prestigio, una passione che l’ha portato a guardare la vita da un’altra prospettiva. Gabriele invece, esordisce con una frase emblematica e molto forte: “la vita si arrende davanti a chi non si arrende mai!”; vale per tutti, ma nel suo caso, vale per un’intera squadra di 20.000 persone con un obiettivo comune; una squadra che sia complementare e che condivida le responsabilità; il talento fa tanto, ma bisogna allenarlo e affinarlo, con la motivazione, con il dialogo; e poi, cosa fondamentale, bisogna accettare le cadute, perchè fanno parte del percorso di crescita, a patto che ci si rialzi e che ci si metta o rimetta in discussione.
La seconda replica si è poi svolta in serata, ed è stata aperta a tutta la cittadinanza con lo stesso obiettivo, ovvero spiegare ad un altrettanto vastissimo parterre, come ascoltare i propri sogni e le proprie ambizioni, percorrerle, nonostante gli ostacoli ed essere felici; tutto questo raccontato attraverso importanti ospiti, tra i quali Paolo Crepet, psicologo, psicoterapeuta, formatore e divulgatore, tra i più noti in Italia e non solo, che ha aiutato a far comprendere il concetto della “felicità” dall’alto della sua esperienza.
Secondo Paolo Crepet la felicità non ha un andamento costante nella vita di una persona, ma ha sempre alti e bassi, in quanto aumenta a secondo del coraggio che si ha nel affrontare determinate sfide, scegliere il rischio di percorrerle e la consapevolezza che si ha di se stessi di potercela fare. La felicità è quindi una continua ricerca, non un arrivo, la felicità comprende cadute, esperienze negative, che se riusciamo a superare con tenacia, ci portano a crescere, ci fanno imparare a rialzarci e a godere di momenti di felicità, di benessere; naturalmente a tutto questo si arriva con la condivisione dei propri momenti bui e delle proprie risalite, perchè solo attraverso le relazioni con gli altri si comprende l’importanza dell’empatia nella vita.
Giunti alle conclusioni di questa tappa pisana del tour “Vite, Storie di felicità – L’arte di realizzare l’impossibile”, il Presidente della Fondazione Walter Rolfo ha tenuto a ringraziare tutti i presenti, veri protagonisti dell’evento, speranzoso che ognuno di loro possa tornare a casa consapevole di ciò che può essere, svegliandosi domattina con un “perchè”, in quanto ogni giorno si può diventare migliori, a prescindere da tutto.
Last modified: Ottobre 12, 2025















