PISA- Produrre energia solare in modo più ecologico utilizzando plastica riciclata al posto di silicio e vetro: è questa l’idea innovativa al centro di un progetto dell’Università di Pisa, che ha sviluppato una nuova tecnologia basata su concentratori solari luminescenti. Si tratta di lastre trasparenti e colorate in materiale acrilico (PMMA), ottenute da rifiuti plastici rigenerati, capaci di catturare la luce solare e convogliarla verso piccoli moduli fotovoltaici collocati sui bordi.
Questa tecnologia è pensata per essere facilmente integrata in vetrate, pensiline, serre e facciate trasparenti, combinando alte prestazioni con un impatto ambientale ridotto. «Abbiamo dimostrato che è possibile realizzare concentratori solari efficienti utilizzando plastica rigenerata, evitando l’uso di materie prime fossili – spiega il professor Andrea Pucci, coordinatore della ricerca – Il nostro obiettivo è portare il solare all’interno delle città, in modo colorato e sostenibile».
Lo studio ha confrontato per la prima volta in modo sistematico i pannelli realizzati con plastica acrilica vergine e quelli prodotti tramite riciclo chimico. I risultati mostrano che, a parità di prestazioni ottiche ed elettriche, i pannelli in plastica riciclata consentono di abbattere le emissioni di CO₂ fino al 75%. I test, condotti sia in laboratorio che in condizioni reali su tetti e facciate esposte al sole, hanno confermato l’efficienza e la durabilità dei materiali.
Un primo esempio concreto di applicazione di questa tecnologia si trova a Livorno, dove nel 2023 è stata installata una pensilina fotovoltaica nata da un progetto dell’Università di Pisa e finanziata dalla Regione Toscana: in quel caso, però, erano state utilizzate lastre in acrilico di sintesi, non ancora provenienti da plastica riciclata.
Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista scientifica RSC Applied Polymers ed è stato selezionato dalla Royal Society of Chemistry all’interno di una raccolta dedicata agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU.
La ricerca si inserisce nel progetto LUCE, finanziato dal programma PRIN – Next Generation EU, Missione 4, Componente 1 (CUP I53D23004190006). Oltre al professor Pucci, il team dell’Università di Pisa è composto dal dottor Marco Carlotti, e dai ricercatori Alberto Picchi e Hanna Pryshchepa, in collaborazione con il CNR-ICCOM di Firenze e l’Università di Napoli Federico II.
