Written by 11:33 am Pontedera, Attualità, Politica

Bagnoli (FdI): “Grave il fallimento nella tutela del Teatro Era. Serve una svolta”

PONTEDERA- Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Matteo Bagnoli (FdI).

Teatro Era, il tempo perduto e l’occasione mancata: responsabilità politiche che non si possono ignorare

Dopo mesi di silenzi e di un atteggiamento defilato, il sindaco Franconi annuncia finalmente la volontà di “percorrere tutte le strade” per salvare il Teatro della Toscana e il Teatro Era. Tra queste, ci informa di essersi recato a Roma per avviare un confronto con il Ministero competente. Vogliamo credere che l’allarme lanciato sia sincero, e che la preoccupazione per il destino del teatro sia reale. Tuttavia, è difficile non leggere questo slancio come un tentativo tardivo di ricostruire una credibilità politica ormai compromessa, soprattutto agli occhi di quella sinistra cittadina più attenta ai temi culturali, che sui social lo critica apertamente, pur cercando al contempo di suggerirgli strade da seguire. Il problema, però, è che quelle strade andavano percorse prima. Quando c’era ancora margine per far valere il peso politico e culturale della città. Quando era possibile incidere sulla programmazione del Teatro Era, oggi ritenuta insufficiente e alla base del suo declassamento. È bene ricordare che il sindaco non è un osservatore esterno: è il vicepresidente della Fondazione Teatro della Toscana. Il ridimensionamento attuale non può quindi essere liquidato come semplice effetto collaterale di tensioni fiorentine, come se Pontedera ne fosse vittima inconsapevole. La città è rimasta ai margini delle decisioni, priva di una visione strategica, senza alcun tentativo reale di coinvolgere il territorio o di difenderne il ruolo culturale. E oggi, a giochi fatti, si invoca una mobilitazione generale, chiedendo “senso di responsabilità” proprio a quelle forze che non sono mai state coinvolte nel processo decisionale. Ma una battaglia comune si costruisce nel tempo, con il confronto e la condivisione, non quando ormai si rincorre l’emergenza. Il Teatro Era ha forse un peso minore rispetto a istituzioni storiche come la Pergola, ma il valore simbolico, sociale e culturale che rappresenta per la Valdera è tutt’altro che marginale. I lavoratori che ne garantiscono il funzionamento meritano rispetto e tutele come chiunque altro nel sistema teatrale regionale. Un sindaco davvero all’altezza del proprio ruolo avrebbe posto il problema mesi fa, aprendo il confronto con tutte le forze politiche e culturali, senza temere il dialogo come una perdita di controllo. L’opposizione – se coinvolta – avrebbe risposto. Ma il confronto, da sempre, non è cifra stilistica di questa amministrazione. Oggi è semplice appellarsi a Roma. Ma non si può chiedere aiuto a chi non si è mai cercato prima. Né tantomeno si può spostare il peso delle responsabilità solo su altri, quando queste affondano le radici anche – e soprattutto – qui. Se davvero si vuole salvaguardare il Teatro Era e i posti di lavoro collegati, occorrono serietà, visione politica e umiltà. Non comunicati indignati scritti quando le decisioni sono ormai prese. Il Teatro Era vale. I suoi lavoratori valgono. Perdere i finanziamenti a causa di una programmazione mal gestita rappresenta una responsabilità politica grave, dalla quale il sindaco non potrà sottrarsi“, conclude il comunicato stampa.

Last modified: Luglio 3, 2025
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