Written by 4:21 pm Pisa, Attualità

A San Rossore la commemorazione di Agostino Bragazzi

PISA – Esattamente 80 anni fa, Agostino Bragazzi, ex Carabiniere tornato da civile presso la propria Famiglia a San Rossore, fu catturato la mattina del 13 giugno 1944 da un gruppo di soldati tedeschi con l’accusa di aver sabotato le linee telefoniche tedesche mentre pascolava un gregge di pecore ed al tramonto dello stesso giorno venne impiccato ad un albero che sembrava possedere le caratteristiche di una forma, usando oltretutto come cappio un filo spinato, per poi lasciare il corpo senza vita dello sfortunato Bragazzi appeso per tre giorni quale ammonimento alla popolazione e solo la mano pietosa di una donna, Irma Guidi, si incaricò di dargli degna sepoltura.

di Giovanni Manenti

Ecco pertanto che, in memoria di detta barbara esecuzione, la mattina di giovedì 13 giugno 2024, l’Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli ha inteso rendere omaggio alla figura del Carabiniere depositando una corona di alloro alla base del cippo a lui dedicato, alla presenza delle Autorità Civili e Militari, rappresentate da Maurizio Bandecchi, Consigliere dell’Ente Parco, da Gabriella Porcaro, Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Pisa, da Massimiliano Angori, Presidente della Provincia di Pisa e dal Generale Angelo De Luca, Coordinatore Associazione Nazionale Carabinieri, oltre al Presidente dell’ANPI Pisa Bruno Possenti.

Dopo i discorsi di rito, si è proceduto alla materiale apposizione della Corona di Alloro con successiva benedizione del cippo da parte di Don Claudio Bullo, Parroco del Cep e Barbaricina, mentre Alessandro Moretti ha donato ai presenti un suo opuscolo in cui sono narrate le vicende di tutti coloro che persero la vita a San Rossore nel corso dell’anno 1944 per colpa della barbarie nazista.

Nel suo intervento, Maurizio Bandecchi ha sottolineato: “Oggi ricordiamo la figura di Agostino Bragazzi, un Carabiniere in congedo che era tornato dalla Famiglia dopo aver combattuto in Jugoslavia e Grecia, lasciando l’Arma dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943. venendo accusato di aver sabotato delle linee telefoniche, circostanza di cui non sappiamo se corrisponda o meno al vero, ma la Storia purtroppo insegna che in quei periodi vennero eseguite sentenze sommarie oltre a massacri di civili innocenti, e l’omaggio che atamani riserviamo a Bragazzi serve anche a farci ricordare che la barbarie è sempre molto vicina e deve farci preoccupare un po’ tutti affinché il presidio democratico resti sempre in cima ai nostri pensieri“.

Pensiero condiviso anche dall’Assessore alle Pari Opportunità Gabriella Porcaro, evidenziando: “Da parte dell’Amministrazione Comunale mi sento in dovere di ringraziare l’Ente Parco per questa cerimonia in quanto è importante celebrare il ricordo di un Carabiniere, un uomo che aveva abbracciato l’Arma, per poi essere vittima di una barbara uccisione, immolandosi per la causa della Patria e della pace, ragion per cui è sempre giusto mantenere vivo il ricordo, ringraziando anche Alessandro Moretti, autore dell’opuscolo sugli eccidi compiuti a San Rossore, il quale ha voluto raccontare la verità affinché tutti i giovani ed i cittadini sappiano che molte persone hanno lottato per la Patria ed hanno fatto sì che la stessa fosse mantenuta, così come non è un caso che ci troviamo nel luogo in cui il Re Vittorio Emanuele III firmò le vergognose Leggi Razziali, divenute il preludio delle successive tragedie in cui andò incontro il nostro Paese”.

Last modified: Giugno 13, 2024
Close