Written by 11:58 am Attualità, Pisa

A Pisa raccolte quasi 1,2 tonnellate di oli vegetali esausti trasformati in biocarburante

PISA- Risultati del progetto a Pisa: quasi 1,2 tonnellate di oli raccolti. Gli oli vegetali esausti (OVE) continuano a crescere a Pisa, dove gli oli provenienti dalle cucine Roadhouse (Gruppo Cremonini) di via Aurelia vengono trasformati in biocarburante per sostenere la transizione ecologica nella mobilità personale. Nel 2024, infatti, sono stati raccolti e trasformati 1.155 kg di OVE in biocarburante grazie alla collaborazione tra Cremonini e Hera.

Il processo inizia con la separazione e lo stoccaggio degli oli di scarto nelle cucine dei ristoranti, operato da personale appositamente formato da Cremonini. Gli oli di frittura e altri scarti vengono poi prelevati da Hera, che li sottopone a un pretrattamento secondo gli elevati standard di qualità della Multiutility, consentendo loro l’ingresso nelle bioraffinerie per la trasformazione in biocarburante. Hera si occupa anche della trasparenza e della tracciabilità dell’intero processo, che è certificato da un istituto indipendente secondo lo standard AFNOR XP X30-901, un riferimento internazionale per la gestione di progetti nell’ambito dell’economia circolare.

Gli oli raccolti a Pisa si aggiungono a quelli provenienti da tutta Italia, nell’ambito di un progetto nazionale che ha portato, nel 2024, al recupero di oltre 133 tonnellate di oli alimentari di scarto in 220 punti ristoro Chef Express, Roadhouse, Calavera, Smokerey, Billy Tacos e Wagamama. L’utilizzo del biocarburante prodotto da questa raccolta ha permesso una riduzione delle emissioni di gas serra nel 2024 di circa l’83% rispetto al carburante fossile di riferimento per i trasporti, con una mancata emissione di 378 tonnellate equivalenti di CO2 rispetto alla produzione di carburante da fonti fossili.

Il progetto, pienamente in linea con l’impegno del Gruppo Hera sulla decarbonizzazione previsto nel piano industriale, parte da un dato significativo: in Italia, il 35% degli oli vegetali esausti, pari a oltre 100 mila tonnellate, proviene dall’industria alimentare, dalla ristorazione e dall’artigianato,” afferma Giulio Renato, Direttore Centrale Servizi Ambientali e Flotte Hera. “Progetti come questo valorizzano un potenziale ancora in gran parte da sfruttare per migliorare l’autonomia energetica e la sostenibilità dei trasporti nel nostro Paese.”

Per Chef Express, l’impegno per migliorare le performance ambientali è parte integrante dell’idea stessa di qualità e sicurezza che vogliamo offrire ai nostri clienti,” commenta Sergio Castellano, Chief Quality & ESG Officer di Chef Express. “Per questo, il recupero degli oli vegetali esausti si inserisce in un’ampia collaborazione del Gruppo Cremonini con il Gruppo Hera nell’ambito dell’economia circolare, che include anche la produzione di biometano dagli scarti organici, utilizzato per alimentare le reti di trasporto pubblico.

Last modified: Febbraio 26, 2025
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