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Violenza di genere: in crescita gli accessi al Centro antiviolenza di Pisa. Nel 2024 già 392 nuovi contatti

PISA- Sono 529 le donne attualmente seguite dal Centro antiviolenza (Cav) di Pisa, 137 delle quali già in carico dagli anni precedenti. Il Cav si conferma il secondo in Toscana per numero di accessi dopo quello di Firenze. Solo nel 2024 i nuovi contatti sono stati 392, in aumento rispetto ai 386 del 2023: un trend in crescita, confermato dai dati dei primi nove mesi dell’anno. Le donne che si rivolgono al Centro appartengono principalmente alla fascia d’età 30-60 anni, ma è significativo anche il numero di giovani tra i 18 e i 29 anni.

Sul fronte dell’autonomia economica, circa il 18% delle donne è disoccupata, mentre oltre il 55% lavora, spesso però con contratti precari. Più contenuta la presenza di studentesse e casalinghe. Il Cav gestisce inoltre una casa rifugio a indirizzo segreto e una casa di seconda accoglienza a Bientina, ciascuna con 8 posti.

«Il 2024 è l’anno con il maggior numero di primi contatti da quando il Centro è attivo», spiega Francesca Pidone, coordinatrice del Cav. «I dati indicano una crescente consapevolezza delle donne rispetto alle diverse forme di violenza, soprattutto quella psicologica, spesso campanello d’allarme di una possibile escalation. Sono aumentate anche le denunce: quasi una donna su due denuncia».

Pidone evidenzia inoltre il lavoro avviato sulle situazioni che coinvolgono donne straniere in attesa di permesso di soggiorno, particolarmente esposte al ricatto del partner violento. «Grazie a un progetto finanziato dalla Chiesa Valdese stiamo creando un ponte che faciliti l’accesso al Centro da parte delle donne straniere».

La fase di separazione, ricorda Pidone, «rimane il momento di massima vulnerabilità e richiede una valutazione del rischio sempre più attenta».

Sulla tipologia degli autori di violenza interviene Ketty de Pasquale, presidente della Casa della donna: «L’identikit del maltrattante resta sostanzialmente invariato. Nel 78,5% dei casi si tratta di partner o ex partner; seguono i familiari (10,5%), i conoscenti (8%) e gli sconosciuti (3%). Uno su due è un insospettabile, con lavoro stabile e un’immagine sociale irreprensibile».

De Pasquale sottolinea anche l’importanza degli sportelli periferici attivi in diversi Comuni della provincia: «Offrire punti di ascolto vicini e facilmente raggiungibili è fondamentale, soprattutto per le donne che convivono ancora con l’uomo violento. La collocazione presso Comuni e consultori garantisce inoltre sicurezza e tutela della privacy».


Come contattare il Centro antiviolenza

Il Centro antiviolenza della Casa della donna è attivo a Pisa dal 1996 e offre ascolto, accoglienza, sostegno psicologico e legale a donne che vivono o hanno vissuto situazioni di maltrattamento o abuso. I servizi sono gratuiti e garantiti da operatrici, professioniste e volontarie.

Telefono Donna – 050 561628
• tutti i giorni 10:00-13:00 e 16:00-18:00
• martedì 10:00-18:00
Segreteria telefonica attiva h24
Sito: www.casadelladonnapisa.it


Sportelli periferici

  • Fauglia – 1º martedì del mese, 10:00-12:00 – Comune, piazza Trento e Trieste 4
  • Vecchiano – giovedì, 10:00-12:00 – Distretto socio-sanitario, via della Rocca 26
  • Vicopisano – giovedì, 14:00-16:00 – Polo Generazioni, via dei Mezzi 8
  • Cascina – mercoledì, 10:00-12:00 – Comune, corso Matteotti 88/90
  • Ponsacco – martedì, 14:00-17:00 – Comune, piazza Valli 8

FOTO DI ARCHIVIO.

Last modified: Novembre 17, 2025
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