VOLTERRA – È entrato a pieno regime su tutto il territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest il nuovo modello organizzativo della rete nefrologica e dialitica, pensato per offrire cure sicure, appropriate e di alta qualità ai pazienti affetti da malattia renale cronica, anche nelle aree periferiche e nei presidi con volumi ridotti.
«Parliamo di un’esperienza strutturata su basi clinico-organizzative riconosciute a livello nazionale – spiega Giovanni Grazi, direttore dell’area dipartimentale degenza medica e responsabile della medicina e dialisi di Volterra – pensata per rispondere alle reali esigenze di prossimità dei pazienti, garantendo continuità e sicurezza delle cure».
Anche l’ospedale di Volterra fa parte della rete, insieme ad altri presidi che già da tempo applicano questo modello con risultati positivi. Il presidio è stato oggetto di importanti investimenti regionali, per un totale di oltre 30 milioni di euro, a conferma della sua centralità nel sistema sanitario locale.
Il modello, ispirato alla “Rete dei Servizi di Dialisi” del Piano Sanitario Nazionale, si articola su tre livelli operativi:
- Centri Dialisi Ospedalieri (CDO) con degenza nefrologica autonoma;
- Centri Satellite, pensati per avvicinare i servizi alla residenza dei pazienti;
- Centri ad Assistenza Decentrata (CAD) e Centri ad Assistenza Limitata (CAL), dove la presenza del nefrologo non è continuativa, ma il personale infermieristico opera in autonomia secondo protocolli consolidati.
Uno dei pilastri del nuovo assetto è la collaborazione in rete tra i vari centri, secondo il modello “hub and spoke”, che prevede la supervisione dei centri principali su quelli periferici. A rendere possibile questa integrazione è anche l’impiego di tecnologie informatiche avanzate, che consentono la condivisione dei dati clinici, il monitoraggio da remoto e una gestione tempestiva delle situazioni complesse.
Nei CAL, ad esempio, è attivo un sistema di supporto clinico per affrontare criticità in collaborazione con internisti e anestesisti dei centri hub. In caso di emergenze, è previsto il trasferimento protetto dei pazienti verso strutture di riferimento, dopo stabilizzazione clinica.
Fondamentale il ruolo degli infermieri specializzati in dialisi, dotati di formazione dedicata e strumenti standardizzati, che operano secondo protocolli sviluppati insieme alle strutture di medicina interna e anestesia-rianimazione. L’esperienza maturata negli anni ha permesso di anticipare e codificare la gestione delle urgenze nefrologiche in modo efficace.
A Volterra, un’ulteriore garanzia è rappresentata dalla presenza stabile di una nefrologa in carico alla medicina interna e dalla copertura H24 dell’anestesista rianimatore, che assicura la gestione delle emergenze in ogni momento della giornata. Un modello già sperimentato con successo, che conferma la qualità e la sicurezza dell’assistenza.
Last modified: Luglio 24, 2025