VOLTERRA- Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Elena Meini (LEGA).
“La mia presenza oggi, insieme ai cittadini di Volterra e della Val di Cecina, serve a ribadire con forza che l’Ospedale Santa Maria Maddalena deve essere difeso con determinazione. Non parliamo solo di una struttura sanitaria, ma di un presidio essenziale per la salute di oltre 30.000 persone.” A dichiararlo è Elena Meini, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, intervenuta a sostegno della mobilitazione in difesa del nosocomio volterrano.
Secondo Meini, negli ultimi anni l’ospedale ha subito un progressivo indebolimento delle sue funzioni fondamentali: “Il reparto di Pediatria è ridotto ai minimi termini, con appena 555 accessi annuali, cioè poco più di uno al giorno, a fronte di una popolazione pediatrica di circa 1.400 bambini. In Cardiologia, dal 1° marzo 2021, è stata chiusa l’UTIC e soppressa la copertura cardiologica 24 ore su 24. I posti letto complessivi sono scesi sotto le 50 unità, e otto di questi sono stati riconvertiti in cure intermedie, con il risultato di limitare drasticamente le capacità operative del presidio.”
“La distanza da Pisa o Cecina, in caso di emergenza, non è un dettaglio secondario – continua l’esponente leghista – ogni minuto può fare la differenza tra la vita e la morte. Per questo tagli come questi non sono solo scelte gestionali, ma decisioni che incidono direttamente sulla sicurezza e sulla salute delle persone.”
Meini rivendica l’impegno portato avanti in Consiglio regionale nel corso della legislatura: “In questi cinque anni ho presentato interrogazioni, fatto atti ispettivi, partecipato a sopralluoghi e sollecitazioni. Ci erano stati promessi 30 milioni di euro per l’ammodernamento delle strutture sanitarie locali. A oggi, però, si è visto ben poco: qualche intervento appena accennato, ma nessun vero passo avanti. Tra Rems, ospedale e Auxilium, tante parole e pochi risultati concreti.”
“Ringrazio gli organizzatori della manifestazione di oggi, l’ennesima a cui partecipo. Al Presidente Giani dico chiaramente che se questo è il modo in cui intende valorizzare le aree interne e costruire una ‘Toscana diffusa’, allora ha completamente perso la direzione. I cittadini non vogliono promesse, ma rispetto e azioni reali,” conclude Meini.
Last modified: Maggio 26, 2025