PISA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’associazione de Gli Amici di Pisa.
“Si tutelino i cittadini”
“Le recenti dichiarazioni riguardo al rumore aereo sulla città ci spingono a ripercorrere gli eventi passati. Nel 2008, la Giunta Fontanelli, in collaborazione con l’AD della società pubblica SAT, Ing. Ballini, riconobbe la necessità di dotare Pisa di una pista obliqua per lo sviluppo dello scalo e per evitare i sorvoli sulla città. Purtroppo, l’Ing. Ballini, grande sostenitore del Galilei, morì nel 2009, lasciando un segno indelebile grazie ai suoi successi: in cinque anni, riuscì a far crescere l’aeroporto del 118%, un risultato che non è stato mai più replicato. In attesa della realizzazione della cosiddetta “terza pista” (in realtà la seconda), SAT concordò con l’Aeronautica Militare Italiana il progetto per il prolungamento di 325 metri della pista principale. Nel 2015, questo prolungamento, insieme all’adozione del profilo di salita di decollo ICAO-A e l’utilizzo dei nuovi raccordi AA, avrebbe dovuto ridurre il rumore a 60 db, spostandolo di 600 metri lontano dalla città, confinandolo all’interno del perimetro dell’aeroporto e lungo il tracciato della FI-PI-LI. Purtroppo, i risultati attesi non sono stati completamente raggiunti, a causa della mancata certificazione delle altitudini dei voli in decollo da parte delle centraline automatiche del Sistema SARA. Di conseguenza, le compagnie aeree che non rispettano i profili di salita ICAO-A non sono mai state sanzionate, contrariamente a quanto avviene a Londra, dove l’aeroporto di London City, grazie a continui adeguamenti infrastrutturali e alle sanzioni applicate alle compagnie inadempienti (i cui introiti sono poi devoluti ai residenti sorvolati), ha raggiunto i 9 milioni di passeggeri annui, pur avendo una pista di soli 1408 metri. Ricordando le opportunità offerte dalla Circolare ENAC-APT 17 del 2004 sull’utilizzo di una parte dell’area RESA (area di sicurezza di fine pista) in decollo, e alla luce della contrarietà di Toscana Aeroporti a investire risorse nella realizzazione della pista obliqua (che sposterebbe il rumore sul mare, allontanandolo dalla città), i soci pubblici potrebbero proporre lo sviluppo ulteriore della soluzione adottata nel 2015. In particolare, sarebbe possibile adeguare i raccordi per arretrare ulteriormente il punto di decollo a sud, riducendo ulteriormente il rumore e allontanando l’isofona dei 60 db dalla città. In questo modo, i sorvoli potrebbero avvenire, quando necessari, a un’altitudine minima di 4000 feet.“, conclude il comunicato.
Last modified: Marzo 4, 2025