PISA – Un team di ricerca internazionale, tra cui Luca Pandolfi, paleontologo dell’Università di Pisa, ha pubblicato uno studio sulla rivista Nature che analizza l’evoluzione e la genetica dell’uro (Bos primigenius), l’antenato del bue domestico.
I resti fossili di questa specie, rinvenuti in vari siti in Eurasia e Nord Africa, risalgono a circa 10.000 anni fa. L’analisi del DNA antico ha permesso di identificare quattro popolazioni ancestrali, che reagirono in modo diverso ai cambiamenti climatici e all’interazione con l’uomo. Gli uri europei, in particolare, subirono un drastico calo di popolazione durante l’ultima era glaciale, circa 20.000 anni fa, riducendo il loro habitat e spingendoli verso l’Italia e la Penisola Iberica. L’ultimo esemplare di uro venne abbattuto nel 1627 in Polonia. Questo studio evidenzia come il cambiamento climatico abbia influito sulla sopravvivenza e sull’adattamento degli uri, portando infine alla loro estinzione, anche a causa dell’attività umana.
