PISA – “Dopo la richiesta di incontro dei giorni scorsi sono stato ricevuto dal dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale prof.Andrea Simonetti ed erano presenti con me il vice presidente della Consulta dei Studenti Francesco Mangini, Simone Fabbrini, Gregorio Banti di Azione Studentesca”, afferma Maurizio Nerini Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale.

“In un cordialissimo clima ho espresso tutta la preoccupazione per l’incendio e la gestione nella stanza “dei collettivi” al Buonarroti, per i problemi che vengono fuori dalle autogestioni che si trasformano in occupazioni con vandalismi intollerabili a fronte delle sacrosante rivendicazioni per una “ scuola più sicura” che impongono nel contempo delle serie riflessioni, come invitare la Provincia a svolgere il proprio ruolo, perché a prescindere dalle strutture che da decenni sappiamo fatiscenti e dai progetti di riqualificazione avviati, dobbiamo renderci conto che a Pisa manca una intera scuola per 1000 persone e questo ha ricadute su tutta la città. Affrontando in autonomia il tema “stanza collettivi” Mangini, Fabbrini e Banti hanno illustrato con date e documenti una palese negazione di opportunità democratica di uno spazio nato come aula studio, ma di fatto trasformato in esclusivo. Il Dirigente Simonetti ha affermato che “non esistono stanze dei collettivi” e che sorge l’occasione di rivederne i termini di concessione con il dirigente della scuola. Sul discorso delle occupazioni Simonetti ha parlato con le forze dell’ordine per individuare e colpire i responsabili di quello che pare essere un fenomeno tutto toscano,che sembra divenire un “rituale”, dove impressiona dall’uso dei cappucci neri per travisarsi di alcuni partecipanti alle occupazioni che spesso non frequentano le scuole stesse, che sono una esigua minoranza, spesso mossi da ragioni extrascolastiche. Abbiamo chiesto più attenzione, più controlli degli accessi alle scuole e condannare non solo l’occupazione in se, ma gli “occupanti violenti e antidemocratici”. Sul fronte delle strutture scolastiche Simonetti ha ribadito che la competenza è per le scuole superiori della Amministrazione Provinciale, che restano i problemi strutturali che non si sono riusciti a risolvere in più di 20 anni, oltre ai cantieri in atto in vari plessi. Inoltre che i problemi di sovraffollamento andranno a finire a causa della denatalità che colpisce ora le scuole dell’infanzia nell’ordine di 600 bambini in meno per la provincia di Pisa e che comunque si sono avviati percorsi per definire alcune criticità come quello col Sant’Anna per l’uso da parte dell’Istituto Carducci dell’ex pensionato Toniolo”, conclude Nerini.
Last modified: Febbraio 7, 2024