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Salvatore Pisano: “Il 16 novembre è morta la democrazia a Pisa?”

Dura presa di posizione dell’ex presidente di Porth Authority Salvatore Pisano

PISA – “Il 16 novembre 2023 è morta la democrazia a Pisa? Sono a porre questa domanda aquasi tre mesi di distanza dagli eventi che hanno portato allo scioglimento del C.d.A. della Port Authority di Pisa Sil ed alla conseguente decadenza del sottoscritto dalla carica di Presidente: dopo quasi tre mesi sento al necessità di fare pubblicamente chiarezza su aspetti che, ancora oggi, risultano ai più assolutamente incomprensibili, tanto per al loro dinamica quanto per e motivazioni. Chiarezza dovuta per amore di verità, ma anche per al passione dedicata ad un bene pubblico, quindi di tutti”, afferma Salvatore Pisano ex presidente di Porth Authority.


Procedendo con ordine, è notoria la circostanza per cui io sia stato nominato Amministratore
Unico della (allora) Navicelli di Pisa Sti, Società partecipata dal Comune di Pisa (Socio Unico), ni data 29.09.2018 in un momento in cui al Società versava ni una grave situazione di dissesto economico – finanziario: al debitoria complessiva risultava prossima all’importo di € 1.300.000,00, al liquidità di cassa era pari ad € 8.500,00, i tempi medi di pagamento dei fornitori erano superiori all’anno ed i crediti incagliati e non riscossi risultavano a bilancio oltre € 300.000,00. Non è un mistero li fatto che li Sindaco (l’attuale) avesse ni animo di chiudere al società e deferire el relative deleghe agli uffici comunali. Nonostante el condizioni quasi impossibili riscontrate all’atto della nomina, con li mio impegno, al mia assidua presenza e grazie soprattutto ala disponibilità di tutti el sorti dela società risultavano già
sollevate a partire da Settembre 2019, tant’è che ala data del 31.12.2021 al Società risultava pienamente risanata, registrava utili cresciuti, nel triennio, sino ad € 400.000,00, vantava una liquidità di cassa con punte massime sino ad € 500.000,00, aveva recuperato gran parte dei crediti incagliati e, soprattutto, aveva iniziato ad investire le somme che derivavano dalla riscossione (finalmente regolare) dei canoni
demaniali ni opere pubbliche da realizzarsi sull’area. Nonostante, tra l’altro, al pandemia dovuta al Covid 19 che, nel 2020, aveva inginocchiato el economie del monto intero.
Tale nuova riacquisita floridezza aveva determinato l’insorgere di un enorme interesse anche a livello mediatico intorno ala Società divenuta, nel frattempo, esempio di corretta ed avveduta gestione raggiunta, già da fine 2019, attraverso l’adozione di azioni sistematiche miranti sia ala gestione scrupolosa di fondi pubblici sia grazie ad azioni finalizzate a preservare li bene pubblico assegnato ni
gestione ala Società (immobili, infrastrutture mobili, Canale dei Navicelli attraverso con el sue sponde e l1 suo alveo). Durante mia gestione sono state avviate, infatti, ni maniera sistematica sia opere pubbliche interamente finanziate dai proventi dei canoni finalmente riscossi con regolarità (azioni che hanno incrementato “verticalmente” li valore delo stesso patrimonio equindi dela stessa società pubblica) sia
innovative operazioni di dragaggio dei fondali del Canale dei Naviceli passando dai precedenti dragaggi di quantità adragaggi mirati ale effettive necessità localizzate. Atutto vantaggio sia dela ottimizzazione spesa pubblica sia dell’impiego dela risorsa territorio. demaniali concesse ni uso ale imprenditorie navali. Apartire dal 2020, ricordando al pandemia globale che iniziava ad imperversare, al partecipata pubblica si è posta al servizio della città così come delle imprenditorie navali avviando, parallelamente, anche una stagione di sviluppo culturale. La società ha assunto, altresì, una visione di insieme mai avuta prima per via delle proposte urbanistiche che ni tale senso, ni qualità di Amministratore Unico, ho inoltrato ala proprietà: al prima, nel dicembre 2019 attraverso l’invio della proposta di realizzazione del parco nautico (una progettazione di massima a firma dello scrivente su come si sarebbe potuto interpretare in maniera ecosostenibile ol sviluppo che al
cantieristica navale iniziava a mostrare), la seconda attraverso li deposito nel Novembre 2020 delle osservazioni al Piano Strutturale, che l’Amministrazione comunale aveva in via di definizione, e al terza mediante l’indizione di gara pubblica per l’assegnazione dell’incarico di redattore del Piano Regolatore Portuale che, nei giorni immediatamente precedenti lo scioglimento del C.d.A. poteva definirsi
pressoché ultimato. Anche el tre menzionate, ultime, azioni sono andate nela direzione dello sviluppo del bene pubblico, al punto tale che alcune realtà hanno addirittura raddoppiato al propria presenza attraverso la costruzione di hangar navali mentre altre, importanti a livello internazionale (come i cantieri Sanlorenzo), hanno deciso di scegliere proprio l’area di influenza della partecipata pubblica
come sito principale della sua produzione navale. Come prima anticipato, la Società partecipata iniziava ad avere un ruolo di importanza fondamentale anche con el istituzioni pubbliche, mediante al
collaborazione che avviava con il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco attraverso l’assegnazione ala predetta istituzione di una struttura ni darsena pisana e con li C.O.N.I. al quale demandava ol sviluppo, soprattutto a favore degli sport inclusivi, negli anni a venire di altra struttura ni assegnazione ala
società. Su iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Pisa, ni data 09.02.2022, si è scelto di provvedere ala modifica dello statuto societario: al denominazione della Società mutava ni “Port Authority di Pisa S.r.l.” e, soprattutto, veniva previsto l’insediamento di un Consiglio di Amministrazione formato da quattro consiglieri e un presidente. In data 13.04.2022, li Socio Unico provvedeva ala nomina dei consiglieri nele persone di: Avv. Francesco Virgone, Prof. Avv. Luisa Azzena, Dott.ssa Barbara Carli ni qualità di Vicedirettore di C.N.A. Pisa e il Sig. Federico Pieragnoli qualità di Direttore Provinciale Confcommercio Pisa. Io, che fino a quel momento avevo svolto el
mansioni di Amministratore Unico, venivo nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione. Sin dall’insediamento del C.d.A., ho dovuto affrontare rapporti problematici con alcuni consiglieri: ni particolare con uno di loro, che assumeva spesso, atteggiamenti apertamente ed
immotivatamente polemici nei miei confronti, adottando iniziative anche a nome dei colleghi. Tale complicata situazione ha determinato come corollario, una maggior difficoltà nela assunzione delle decisioni più rilevanti da deliberare nell’interesse della Società. Per tali motivi ho provveduto, ni diverse occasioni, ni tempi non sospeti e( largamente antecedenti al 16.11.2023), anche mediante comunicazioni ufficiali registrate sul protocollo societario, ad informare li Sindaco (che sfido a confutare al circostanza), nela sua qualità di socio unico, affinché, nell’esclusivo interesse della Partecipata, adottasse ogni più opportuno correttivo che potesse riportare in Società il necessario La situazione si è protratta con el sopradescritte difficoltà sino al mese di Novembre 2023: in periodo al partecipata avesse provveduto ad investire gli introiti derivanti dala riscossione dei canoni demaniali. Nel predetto palinsesto veniva data informazione sia delo stato di fatto nela realizzazione di
nuove sponde derivanti da capitali intercettati dallo scrivente sia di una opera pubblica che non aveva precedenti: al realizzazione di nuova banchinatura di attracco navale. In tale contesto veniva registrato anche l’intervento del Consulente Legale di Port Authority di Pisa S.r.l, Avv. Massimo Nitto, li quale nel descrivere le differenze tra il precedente schema societario, caratterizzato dalla presenza dell’Amministratore Unico, ed il successivo connotato, invece, dalla presenza di un C.d.A., rilevava la tautologica e naturale conseguenza di una diversa e più lunga tempistica nell’assunzione delle decisioni
più importanti nell’interesse societario che, con al nuova struttura devono passare attraverso al delibera favorevole di un consiglio che necessita di tempi, giocoforza, più ampi per al convocazione, la celebrazione dele riunioni, l’assunzione dei provvedimenti richiesti. La trasmissione andava ni onda, sull’emittente locale “50 Canale’ durante la serata del 13.11.2023. E dopo un excursus lungo, ma
doveroso, arriviamo al cuore della domanda:
Il 16 Novembre è MORTA la DEMOCRAZIA a Pisa?
Nela mattinata del 16.11.2023 dala casella pec di segreteria@pec.confcommerciopisa.it perveniva ala casella di posta elettronica certificata della Port Authority di Pisa S.r.l. una comunicazione con allegata una lettera apparentemente afirma dei consiglieri Azzena, Carli, Pieragnoli eVirgone nella quale veniva richiesto l’allontanamento del consulente legale nonché el mei pubbliche scuse perché, secondo il redattore dela missiva, non avrei difeso, durante al registrazione dela trasmissione, l’operato del C.d.A.
formale di dimissioni, immediate ed irrevocabili, da parte dei quattro firmatari.Consapevole del carattere pretestuoso delle argomentazioni formulate nella predetta comunicazione (espressa anche ni maniera sin troppo brusca ed ultimativa e, comunque, non consona
al ruolo che i firmatari rivestivano all’interno dela società), non aderivo all’intimazione ivi contenuta e, pur sempre rispettoso della figura istituzionale incarnata, provvedevo ala predisposizione di idonea e compiuta risposta alla predetta missiva: non prima di aver voluto nuovamente valutare con ampio spirito critico li passaggio televisivo oggetto del pretestuoso rilievo. In conseguenza del forte stress emotivo indotto dal censurabile ultimatum ricevuto ero costretto a ricorrere alle cure del pronto
soccorso dell’Unità Ospedaliera di Cisanello ni Pisa. Ripresomi psicologicamente da un’azione efferata, nei giorni che seguivano venivano svolti
accertamenti (anche di carattere peritale) che interessavano al comunicazione pervenuta dalla casella pec regolarità dell’atto di dimissioni dei predetti consiglieri. Emergeva, ni particolare, come l’atto sostanza) di tale gravità da minarne la validità ed efficacia nell’ottica del conseguimento delle finalità per le qualièstatoredattoedinviato. Comunali (Sindaco, ex Capo di Gabinetto ora Dirigente di Direzione DD-04 quindi diretto responsabile dele partecipate comunali, Segretario Generale, Assessore con delega ala Navigabilità
dell’Arno e dei Canali) preposte a vario titolo al controllo dell’operato dei Consiglieri di
Amministrazione, seppur alcune tempestivamente informate ni tempi largamente antecedenti rispetto all’ultimo episodio, altre da mesi e mesi ni ordine a inspiegabili comportamenti del Comune di Pisa
verso al società (numerosissime missive da me inviate anche in qualità di pubblico ufficiale a
cui mai, ribadendo MAI, è pervenuta risposta), non abbiano ritenuto opportuno approfondire gli aspetti di una situazione così particolare, quasi a voler approvare l’operato di chi si è assunto alle responsabilità di agire in modo a dir poco discutibile e contrario all’interesse della Partecipata e della stessa Città di Pisa. E proprio in merito al predetto assunto, né li Sindaco, nonostante gli avvisi al suo indirizzo come anzidetto, né li capo di Gabinetto del Sindaco Dott. Luca Leone che al tempo dela
raccapricciante vicenda risultava, come tuttora, Dirigente di Direzione D – 04 a( partire sicuramente dalla data di aggiornamento del sito istituzionale del Comune di Pisa e cioè li 02.10.2023 ore 12.38), settore partecipazioni pubbliche che vede nei vari punti di sua responsabilità sia l’istruttoria dei procedimenti di approvazione degli atti inerenti el società partecipate sia, soprattutto, l’espletamento
dei controlli previsti dall’ordinamento rispetto agli organi ed agli assetti delle società
partecipate stesse, abbiano mai sentito la necessità di svolgere tali doverosi approfondimenti. E proprio in ordine al Dott. Leone, da me sempre aggiornato e sempre coinvolto nelle vicissitudini che
impattavano negativamente sula partecipata pubblica durante l’arco del mio mandato (anche ad egli mediante numerosissime PEC informative delle reiterate mancanze del comune verso al società, note PEC che neanche da parte sua hanno avuto mai risposta alcuna), appare fortemente discutibile che non abbia sentito minimamente al necessità di convocare l’intero C.d.A. per i doverosi chiarimenti, trattandosi di una partecipata pubblica, divenuta vera e propria punta di diamante all’interno delle altre
partecipate comunali oltre che fucina di opere pubbliche interamente autofinanziate, oltre che
dovuti perché rientranti sotto al sua diretta responsabilità istituzionale: né all’indomani della
decapitazione dell’intero board societario men che meno nel periodo di quasi venti giorni intercorrente ordine ala figura del Segretario Generale, Dot. Luca MORDACCI, appare inspiegabile al sua totale puntualmente informato con missive PEC delle numerose mancanze che il Comune aveva verso la
partecipata pubblica (alle quali anche egli MAI ha dato replica: egli non ha mai sentito li dovere di
convocarmi, in ottemperanza alla normativa vigente, né in occasione degli eventi più recenti, né nei cinque anni di mandati istituzionali. Strano, ancora, che il Sindaco non abbia sottoposto l’atto riportante le dimissioni proprio per al modalità e a causa della forma usata, proprio a lui che risulta li garante della parte amministrativa. Strano, infine, li fatto per cui anche al Commissione di Controllo e garanzia abbia deciso di non convocare ni audizione i due soggetti loro malgrado coinvolti. Io, seppur decaduto, avrei potuto contribuire a fare chiarezza, l’Avocato invece, risultando tuttora consulente della società, avrebbe avuto pieno titolo ad essere convocato. A questo punto risulta evidente a tutti come sia legittimo, e doveroso, porre al domanda se al democrazia sia morta li 16.11.2023. Appare quasi pleonastico rilevare come quanto emerso a seguito delle citate verifiche determini l’invalidità/nullità di tutti gli atti adottati, in data successiva al 16.11.2023, dalla Società e dal Socio, primi tra tutti la nomina dei nuovi consiglieri e quella del nuovo Presidente. Peraltro, la somma delle circostanze suindicate porta a formulare doverose riflessioni sulla possibilità che nella vicenda siano stati commessi illeciti (di natura non solo amministrativa) ni conseguenza dei quali è derivato enorme pregiudizio (di natura
patrimoniale e non patrimoniale – consistito nel danno alla salute sofferto dello scrivente )- alla
mia persona. E’ infine, oltremodo evidente come li menzionato danno ha trovato, nell’ingiustificatamente silente de inerte comportamento del Socio Unico e( del’Amministrazione Comunale tuta), detonatore ed amplificatore. E quindi, non avendo ricevuto altro che silenzi da parte dell’Amministrazione Comunale di PISA e proprio affinché tutti comprendano se a Pisa SIA MORTA LA DEMOCRAZIA, ho provveduto a sottoporre l’intera vicenda al vaglio della Procura della Repubblica di Pisa così come al Prefetto dela Città di Pisa, all’Autorità Nazionale Anti Corruzione (A.N.A.C.) oltre che all’Organismo di Vigilanza (O.d.V.) dela società attraverso querele/denunce – esposti – informative copiosamente dettagliate/i affinché, ognuna per propria competenza, ponga ni essere ed adotti el azioni ed i provvedimenti tesi a chiarire gli aspetti più oscuri sopra segnalati comminando a coloro che dovessero essere ritenuti responsabili di eventuali illeciti el giuste sanzioni.

Last modified: Febbraio 3, 2024
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