PISA – La nostra città vede ormai da molti anni una trasformazione del commercio con il prosperare indiscriminato di negozi franchising nazionali e multinazionali a discapito delle botteghe storiche del settore alimentare e dell’artigianato che, sempre più spesso, devono soccombere e chiudere di fronte, soprattutto, all’ aumento degli affitti, il cui mercato risulta mistificato dai prezzi chiesti e corrisposti dai franchising.
Italia Nostra pensa che la tutela del patrimonio artistico e delle bellezze della nostra città, passi anche dalla salvaguardia delle vecchie attività di vicinato presenti soprattutto all’ interno del centro storico e dalla rinascita, o quantomeno dalla sopravvivenza, dei vecchi mestieri che rappresentano le tradizioni e lo spirito del saper fare.
È di questi giorni la notizia di una probabile chiusura della pasticceria Frangioni, un’altra bottega storica nel quartiere di San Francesco, soggetta a procedura di sfratto per finita locazione senza che sia stata proposta da parte della proprietà alcuna possibilità di far proseguire all’attuale gestrice, vedova Frangioni, la propria attività. Ricordiamo che, proprio lo scorso Aprile, la pasticceria è stata premiata dal Confcommercio Provincia di Pisa “per la passione e la professionalità dimostrate in 45 anni di attività”.
Italia Nostra ritiene che eventuali cambi di destinazioni d’uso di tali attività debbano essere monitorati dalle amministrazioni competenti, soprattutto quando riguardano il centro storico e i palazzi di interesse storico, come quello ove è collocato la pasticceria, in modo da conservare e tramandare in futuro le consolidate tradizioni.
Non vi è dubbio che tali trasformazioni d’uso, oltre a nuocere al tessuto economico del quartiere spesso alterano anche le caratteristiche architettoniche dei palazzi e la fisionomia delle strade: pensiamo solo ai materiali delle vetrine e degli infissi originari (con telai in ferro), la modifica o la scomparsa dei portali in pietra per lasciare spazio a portoni in alluminio o a basculanti per autorimesse e posti auto.
Invitiamo, quindi, la nostra Amministrazione comunale che è sembrata sempre attenta al decoro e alla cura del centro storico, a monitorare tali interventi e, nel caso, a considerare una revisione del Regolamento Urbanistico per gli interventi sugli edifici nel centro storico, soprattutto per quello che riguarda le variazioni di destinazione di uso, a tutela anche di quelle attività artigianali e commerciali storiche che stanno appunto scomparendo.
Last modified: Luglio 18, 2023