CALCI – A Calci si torna a parlare della nuova scuola media: quella, di proprietà dell’Inail, per la quale il Comune deve pagare, per sempre, un canone di locazione di 180.000 euro l’anno, oltre a sostenere i costi per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Questa volta l’intervento del gruppo Uniti per Calci riguarda il giardino della scuola.
Infatti, a meno di un anno dalla loro messa a dimora, 18 dei 22 platani piantati lo scorso anno in vista dell’inaugurazione della nuova scuola media risultano secchi o compromessi. Per questo, nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, il gruppo Uniti per Calci ha presentato un’interrogazione – a firma del consigliere Serena Sbrana – per chiedere conto delle verifiche effettuate per accertare le cause, la quantificazione del danno e le eventuali sostituzioni previste.

L’assessore Mencarelli ha ammesso apertamente che la scelta delle piante e i tempi della piantumazione sono stati sbagliati. L’intervento, eseguito dalla ditta appaltatrice su terreno di proprietà dell’INAIL, ha privilegiato l’impatto visivo a scapito delle corrette tecniche agronomiche, piantando alberi di grandi dimensioni in piena estate: una scelta più di “vetrina” che di sostanza.
Ma Serena Sbrana non ci sta. Nel dichiararsi insoddisfatta della risposta, ha sottolineato come – oltre agli errori iniziali – l’ulteriore danno sia stato aggravato dalla cattiva manutenzione, in particolare dall’uso scorretto dei decespugliatori: “È evidente, anche a occhio nudo, che i tronchi sono stati danneggiati dal filo di nylon che ha lesionato la corteccia, compromettendo i vasi linfatici delle piante. Lo confermano gli agronomi a cui abbiamo chiesto un parere: basta andare a vedere”.
Sbrana incalza: “Ci chiediamo dove sia il controllo da parte dell’Amministrazione, che si professa ambientalista, ecologista, ‘green’, e poi non è in grado nemmeno di garantire una corretta manutenzione di alberi appena piantati davanti a una scuola. Che messaggio diamo ai ragazzi se quei platani – simbolo di crescita e futuro – sono secchi e abbandonati a pochi mesi dalla loro messa a dimora?”.
Uniti per Calci ha invitato l’amministrazione a pretendere maggiore attenzione e competenza da chi effettua la manutenzione del verde nel momento in cui le piante verranno sostituite. “Non possiamo permettere che il verde pubblico venga gestito con superficialità. E lo abbiamo già denunciato da tempo. Che l’area sia dell’INAIL o del Comune poco cambia: si tratta comunque di risorse pubbliche e di decoro urba”no, soprattutto in un luogo frequentato quotidianamente da centinaia di studenti” conclude Sbrana.
Last modified: Settembre 13, 2025