PISA – Il cielo limpido della Valdera, l’abbraccio delle colline, il silenzio della campagna toscana. Da questo scenario nasceva, vent’anni fa, un sogno: trasformare il paesaggio in palcoscenico. Era l’intuizione del tenore Andrea Bocelli e dell’architetto Alberto Bartalini, che nel 2005 diedero vita al Teatro del Silenzio.
Oggi quel sogno è realtà: un evento artistico di risonanza mondiale, che torna con tre serate – il 22, 24 e 26 luglio – intrecciando musica, arte e moda in un equilibrio scenico e sensoriale sempre sorprendente.
Nel cuore della Valdera, Andrea Bocelli è il centro magnetico attorno a cui ruotano ospiti d’eccezione come Placido Domingo, Brian May, Clara, oltre a una serata interamente dedicata al figlio Matteo.
Accanto alla musica, protagonista anche l’eleganza sartoriale: la stilista toscana Eleonora Lastrucci firma i preziosi abiti di scena indossati dalla violinista Rusanda Panfili e dalla mezzosoprano Giada Venturini. Le sue creazioni haute couture, dai tessuti cangianti e dalle linee fluide, riflettono le luci del palco e amplificano le emozioni della musica, creando un vero e proprio dialogo tra suono, immagine e movimento.
A impreziosire ulteriormente la scena, i gioielli-scultura di Mariagioia Maffucci, artista orafa e ceramista, che realizza pezzi unici in porcellana e metallo ispirati alle forme della natura: foglie, nidi, impronte. Una poesia materica che si fonde perfettamente con l’estetica raffinata degli abiti Lastrucci.
I costumi di scena sono realizzati anche grazie al progetto artistico SCART del Gruppo Hera, che da anni trasforma materiali di recupero in creazioni scenografiche, coniugando sostenibilità e arte.
«Vestire un corpo è un gesto intimo. Ma vestire un’idea, un suono, una vibrazione… è ciò che davvero mi appassiona», spiega Eleonora Lastrucci.
Il progetto scenico è firmato dalla regia di Sergio Pappalettera e dalla direzione artistica di Alberto Bartalini. A sostenere Bocelli sul palco, la Toscana Orchestra diretta dal Maestro Carlo Bernini, in un repertorio che attraversa epoche, generi e generazioni.
A dominare la scenografia, la scultura monumentale “Tindaro screpolato” di Igor Mitoraj, che conferisce forza visiva e profondità all’intero spettacolo.
Mentre Andrea Bocelli celebra vent’anni di un sogno diventato appuntamento internazionale, Eleonora Lastrucci mette in scena una moda che non segue il tempo, ma lo interpreta: abiti che si ascoltano, come una voce.
«Quando moda, musica e arte si fondono in questo modo, il mio lavoro diventa semplice: ascolto la bellezza e la traduco in racconto», conclude Jasmin Pagini, PR & Press Officer per Eleonora Lastrucci.
Last modified: Luglio 26, 2025