PISA- Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Potere al Popolo! Pisa
“Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza al lavoratore e delegato sindacale USB recentemente licenziato dall’azienda che gestisce l’appalto dei Drivers per Amazon a Pisa. Un licenziamento avvenuto in un chiaro atto antisindacale, che non possiamo tollerare. Da sempre, insieme ai sindacati conflittuali come USB, denunciamo il modello di sfruttamento che caratterizza il settore della logistica, dove i profitti miliardari delle multinazionali come Amazon vengono accumulati a scapito dei diritti dei lavoratori. Questo modello è sostenuto dalle politiche dei governi, da quello nazionale fino ai vari livelli locali, che hanno scelto di basare lo “sviluppo” del territorio sulla concentrazione di potere economico nelle mani di pochi. Questo “sviluppo” porta con sé la devastazione del suolo, vantaggi fiscali nelle Zone Logistiche Speciali, e la perpetuazione di un sistema di appalti e subappalti che favorisce il malaffare e lo sfruttamento lavorativo. Il delegato licenziato ha sempre lottato contro le condizioni di lavoro inaccettabili, come la scarsa sicurezza, i turni estenuanti e salari inadeguati, che sono la norma nel nostro paese, dove i diritti dei lavoratori esistono solo sulla carta. La sua mobilitazione è stata punita con oltre 30 contestazioni disciplinari, 40 giorni di sospensione, e infine il licenziamento avvenuto pochi giorni fa. In risposta a questi atti intimidatori e autoritari, ribadiamo il nostro totale supporto al delegato USB e alla sua battaglia. Non possiamo permettere che la repressione padronale prenda piede senza opposizione. È il momento di organizzarsi per respingere ogni tentativo di limitare i diritti dei lavoratori. Dobbiamo denunciare le responsabilità di chi ha creato questa situazione: dalle controriforme dei governi degli ultimi decenni, fino alla complicità di quei sindacati che hanno consentito che nei luoghi di lavoro si arrivasse a queste condizioni di sfruttamento. Perché non saremo mai schiavi, né ora né mai.“, conclude il comunicato stampa.
Last modified: Novembre 6, 2024