PISA – Al fine di fornire un ulteriore contributo a quello che è un vero e proprio dramma sociale, vale a dire la violenza di genere – nell maggior parte dei casi rivolta verso le donne, ma vi è negli ultimi tempi una recrudescenza verso il bullismo nelle sue varie sfaccettature da parte di minori – ecco che l’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) ha promosso il “PROGETTO VANESSA”, al quale ha aderito la Pubblica Assistenza di Pisa e che è stato illustrato a Palazzo Gambacorti, alla presenza del Vice Sindaco del Comune di Pisa, nonché Assessore alle Pari Opportunità, Raffaella Bonsangue e del Presidente della Pubblica Assistenza Alessandro Betti, nonché di Silvia Silvestri, Presidente del Comitato Cittadino Pari Opportunità, Lara Ceccarelli, Assessore alle Pari Opportunità del Comune di San Giuliano terme e Virgilio Russo, Primo Dirigente della Polizia di Stato
di Giovanni Manenti
Nello specifico, tale progetto si estrinseca nella messa a disposizione, da parte della Pubblica Assistenza di Pisa, di un punto di ascolto – già operativo e raggiungibile al n. 378-3040219 od all’indirizzo mail vanessa@papisa.it al quale chiunque ritenga di essere sottoposto a violenze di natura fisica e/o psicologica potrà rivolgersi, avendo la certezza di trovare personale appositamente formato che saprà fornire l’adeguato supporto a seconda della relativa casistica per poi indirizzare i/le diretti/e interessati/e alle strutture più adeguate – Società della Salute, Casa della Donna e, nei casi più gravi, le unità competenti della Questura di Pisa – oltre a poter svolgere altresì un colloquio diretto, da avvenire presso la Sede della Pubblica Assistenza di Pisa, posta in via Bargagna n.2.
Un’iniziativa, pertanto, che non poteva che non trovare il pieno plauso da parte dell’Amministrazione Comunale, come precisa la Vicesindaco Raffaella Bonsangue sottolineando come: “Si tratta di un progetto veramente importante, ovvero l’apertura di uno sportello di ascolto a favore dei soggetti di minorata difesa, come vengono definiti in termini tecnici, cioè di coloro che più facilmente sono vittime di violenza, spesso in ambito familiare o di piccoli ambiti, talora anche scolastici”. “Va da sé”, conclude la Vice Sindaco, “che nella maggior parte dei casi, come confermano i relativi dati, sono le donne ad esserne vittime e lo smarrimento che la violenza di per sé comporta, oltre al fatto che in genere ciò avviene all’interno del nucleo familiare, determina la necessità di dotarsi di strumenti che consentano ai soggetti interessati di orientarsi, così che ancor prima di un supporto tecnico diviene fondamentale mettere a disposizione un supporto solidale, di vicinanza, ragion per cui il “Progetto Vanessa” della Pubblica Assistenza, altresì patrocinato dal Comune di Pisa, permette di avere un’interlocuzione con addetti competenti, ancorché in forma volontaristica, per coloro che hanno bisogno di risolvere un problema all’interno di un contesto estremamente critico“.
Parimenti soddisfatta di questa ulteriore opportunità concessa alle vittime di violenza è la Presidente del Comitato Cittadino per le Pari Opportunità Silvia Silvestri, la quale evidenzia: “Si tratta di un’iniziativa che consente di mettere un altro importante tassello in quel composito mosaico di necessari interventi per fronteggiare il fenomeno della violenza di genere che spesso coinvolge poi, a cascata, anche i diritti dei minori e che non accenna, purtroppo, a retrocedere nelle statistiche, ragion per cui tutto ciò che va nella direzione di sensibilizzare l’opinione pubblica su tale drammatico tema, nonché di mettere a disposizione ulteriori possibilità per le vittime, come nel caso del progetto abbracciato dalla Pubblica Assistenza, rappresentano un contributo prezioso e non possono che essere accolti favorevolmente. Occorre, nello specifico dell’iniziativa in questione, mettere in risalto”, conclude Silvia Silvestri, “come il momento dell’ascolto non sia un aspetto secondario, in quanto gli addetti devono capire se si trovano di fronte a persone disorientate, che hanno timore e talvolta anche qualche reticenza o ripensamento nel segnalare e denunciare violenze o maltrattamenti a cui sono sottoposte, così che è evidente quanto un punto d’ascolto possa risultare fondamentale trattandosi del primo contatto con gli interessati, i quali devono sapere di potersi rivolgere a chi deve pertanto rappresentare una sorta di mano tesa alla quale faranno seguito gli interventi di altri tipi di strutture a seconda della gravità o meno dei singoli casi“.
Tag: #comunedipisa, #donne, #pisa, #progettovanessa, #violenzadigenere, Activity Last modified: Novembre 23, 2022