PISA – Una delle maggiori problematiche legate al tenore di vita moderno è quella relativa alle malattie giovanili derivanti da Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, che vede infatti celebrarsi il prossimo 15 marzo 2024 la XIII Edizione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, evento che si pone l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su tale tematica attraverso tutta una serie di iniziative sull’intero territorio nazionale promosse da Associazioni, comunità scientifiche e centri di cura, al fine di evitare che detti disturbi – che colpiscono sempre di più giovani e giovanissimi – possano diventare, laddove non curati precocemente, cronici, con conseguenti pesanti ricadute sulla vita delle persone colpite e dei loro familiari sotto molteplici profili, sociali, relazionali e lavorativi.
di Giovanni Manenti

Ecco quindi che, nel corso di una Conferenza Stampa svoltasi presso Palazzo Gambacorti e dedicata a tale circostanza, sono state illustrate le iniziative che nella nostra città porrà in atto l’Associazione “La Vita oltre lo Specchio“. alla presenza dell’Assessore al Sociale Giovanna Bonanno, alla Presidente di detta Associazione Maddalena Patrizia Cappelletto e del Dr, Giovanni Gravina che, all’interno della stessa cura il settore Medico Scientifico, oltre ad alcune volontarie che vi prestano la loro opera, ricordando che, in Italia, tali problematiche affliggono una percentuale pari a circa l’8% degli adolescenti compresi fra i 12 ed i 25 anni.
In particolare, oltre alle Logge di Banchi che per tre giorni saranno illuminate con il colore lilla simbolo della ricorrenza, è prevista per domenica 17 marzo,, con ritrovo alle ore 9:30 presso il Parco di San Rossore, una Camminata di Beneficenza e Raccolta Fondi denominata “Passo dopo Passo, la Speranza in cammino“, che prenderà il via alle ore 10:00 per un tragitto di 12 chilometri con l’assistenza delle Guide ambientali di AZIMUT-TREKS, con conclusione della stessa – compreso il pranzo al sacco alle ore 13:00 – verso le ore 16:00 presso la Sala Gronchi dell’Ente Parco, dove sarà altresì offerta ai partecipanti la merenda da parte dell’Associazione “Noi per Voi”.
Quale sia l’importanza di una tale iniziativa lo sottolinea l’assessore al sociale Giovanna Bonanno evidenzia: “Si tratta di una giornata che ci invita a porre la massima attenzione su quella che rappresenta una grave problematica quale il disturbo nel comportamento alimentare, ragion per cui come Amministrazione Comunale abbiamo fortemente voluto aderire a questa iniziativa che si concretizza in una camminata che si svolgerà domenica prossima 17 marzo all’interno del Parco di San Rossore, con l’obiettivo di manifestare quella che è la nostra vicinanza non solo ai giovani, che sono i primi destinatari di questa grave patologia, ma anche ai loro familiari e, soprattutto, per sensibilizzare ed informare su questo fenomeno complesso e che purtroppo negli ultimi anni – a causa sia della grave pandemia ma anche di altri fattori derivanti dal cambiamento allo stile di vita proposto dai Media – è stato influenzato in senso negativo, determinandone la crescita. Da parte nostra“, conclude l’Assessore, “abbiamo aderito all’evento anche attraverso l’illuminazione, a far tempo dal 14 marzo, delle Logge di Banchi per manifestare l’impegno che poniamo quotidianamente per aiutare i giovani e lo loro famiglie, attraverso degli interventi e delle attività per sostenerli nel percorso di lotta contro tali disturbi, oltre a creare una rete di solidarietà che parta dalle Scuole con l’aiuto delle altre Associazioni presenti sul territorio, il che mi permette di ringraziare in particolare l’Associazione “La Vita oltre lo Specchio” per il grande lavoro e l’attività che sta portando avanti e con la quale abbiamo intrapreso un percorso per una proficua collaborazione” …
Quali siano le maggiori criticità per gli adolescenti in riferimento ai Disturbi alimentari, lo specifica il Dr. Giovanni Gravina, sottolineando: “Le difficoltà per i ragazzi sono quelle di misurarsi con le aspettative del mondo esterno, in quanto è facile nel periodo dell’adolescenza oscillare tra un senso di forza derivante dalla spinta naturale dell’età con l’insicurezza, l’inadeguatezza ed il timore di non essere all’altezza delle aspettative e delle domande dell’ambiente circostante, ragion per cui a questa insicurezza può associarsi anche una spinta ed una pressione che, per quanto riguarda i disturbi alimentari, deriva dall’ideale estetico di magrezza, il bisogno di pensarsi persone di successo solo se magri, come se la stessa rappresentasse il marchio del valore di una persona, circostanze che, se unite ad altri aspetti quali conflitti familiari od eventi sfavorevoli che possono verificarsi nella vita di ciascuno, possono rappresentare dei fattori scatenanti per l’emergere di tali problematiche. Non deve essere infine sottaciuto“, conclude il Dr. Gravina, “come anche il bullismo dilagante fra i giovani possa costituire uno dei fattori importanti per favorire o rafforzare l’insorgere di disturbi alimentari, in quanto il senso di mancata accettazione da parte degli altri od addirittura la critica, talvolta feroce, che deriva dall’esterno, rappresentano una ferita che l’adolescente deve gestire in qualche modo ed in ordine alla quale spesso non vi riesce in maniera adeguata, soffrendone e ricevendo un dolore che può divenire insopportabile“.
Per la parte prettamente legata alla Manifestazione di domenica 17 marzo, la parola passa alla Dr.ssa Maddalena Patrizia Cappelletto, la quale rileva come: “non si tratti di un’iniziativa del tutto nuova, come del resto il luogo in cui la stessa si svolge, in quanto si tratta di passeggiate che organizziamo già da qualche anno in collaborazione con i familiari, operatori ed ex pazienti per ritrovare ed offrire momenti di serenità alle persone che si rivolgono alla nostra Associazione avendo bisogno del sostegno e del rendersi conto che assieme si può uscire dai disturbi alimentari, ma anche. soprattutto, che si può aspirare al diritto di avere una vita migliore invece di sentirsi responsabili ed in qualche modo colpevoli di quanto stia accadendo anche all’interno del proprio nucleo familiare, così che la camminata, originariamente nata come una sorta di regalo ai congiunti dei pazienti, si è poi estesa a tante altre persone, rappresentando la stessa un momento di sensibilizzazione per l’intera opinione pubblica“.
Last modified: Marzo 11, 2024