Perché i 40+ non sono “una discesa”
Intorno ai 40–50 anni molte donne raccontano di sentirsi “diverse”: cambiano energia, sonno, pelle, forma del corpo, priorità. È normale. È una transizione, non una perdita di valore. Se spostiamo lo sguardo dalla nostalgia all’intenzionalità, questa fase diventa un terreno ricchissimo per rinegoziare abitudini, confini e identità. L’obiettivo non è “tornare come prima”, ma stare bene adesso.
Dott.ssa Sonia Vellere – psicologa e docente di cucina naturale
La mappa del cambiamento
- Fisico: metabolismo più parsimonioso, cicli irregolari, diversa risposta a zuccheri, alcol e stress.
- Emotivo: oscillazioni d’umore più marcate quando dormiamo poco o mangiamo in modo disordinato; talvolta riemergono perfezionismo e autocritica.
- Sociale: incastri tra lavoro, figli/genitori, coppia. Carico mentale in aumento.
Leggere questi piani insieme aiuta a evitare soluzioni “a spot” (la dieta lampo, la settimana detox) e favorisce scelte sostenibili.
Mentalità di crescita: 3 passi pratici
- Nominare: “Sono in una fase di transizione, è normale che il corpo cambi.”
- Normalizzare: “Molte donne vivono queste sensazioni; non è un mio fallimento.”
- Negoziare: “Cosa posso semplificare oggi? Qual è la micro-azione più utile nelle prossime 24 ore?”
Il cibo come alleato della stabilità emotiva
Nessuna “dieta” miracolosa: puntiamo a regolarità, densità nutrizionale e piacere.
- Ritmo: 3 pasti principali + 1 spuntino (se serve), distanziati e completi.
- Piatto bilanciato (regola visiva): ½ verdure, ¼ proteine di qualità (legumi, pesce azzurro, uova, tofu/tempeh), ¼ cereali integrali o tuberi; grassi buoni (olio EVO, frutta secca/semi).
- Fibre & colori: crucifere (broccoli, cavolo), verdure a foglia verde, frutti di bosco.
- Zuccheri semplici: ridurli, preferendo dolcezza naturale (frutta intera) e abbinamento con fibre/proteine per evitare picchi.
- Alcol & caffeina: più sensibilità dopo i 40; sperimenta “sera senza” e valuta come dormi.
- Idratazione: 6–8 bicchieri/die, anche con tisane non zuccherate.
- Dispensa “intelligente”: legumi in vetro, cereali integrali precotti, verdure surgelate, semi (lino, zucca, sesamo), spezie (curcuma, zenzero), frutta secca.
Le 3 “ancore” quotidiane
- Luce e respiro al mattino (10’): camminata breve alla luce naturale + 2 minuti di respirazione lenta (inspiro 4 – espiro 6). Regola ritmi circadiani e tono dell’umore.
- Pasto di ancoraggio: scegli un unico pasto “non negoziabile” (spesso la colazione) completo e ripetibile; abbassa la fatica decisionale.
- Spegni/chiudi (sera, 30’ prima di dormire): niente schermi, tisana, lettura leggera o stretching dolce.
Esempio di giornata (orientativo, non prescrittivo)
- Colazione: yogurt naturale o alternativa vegetale non zuccherata + granola casalinga integrale + frutti di bosco + 1 cucchiaino di semi di lino macinati.
- Spuntino: 1 frutto + 8–10 mandorle.
- Pranzo: bowl di farro integrale, ceci, rucola, carote, cavolo cappuccio, semi di zucca; condimento con olio EVO, limone, erbe; a parte 1 cucchiaio di olive.
- Merenda: hummus con bastoncini di verdure o pane integrale tostato.
- Cena: verdure al forno (broccoli, finocchi) + omelette con erbe o pesce fresco oppure tofu strapazzato con curcuma; batate dolci arrosto.
- E ogni tanto sperimenta il digiuno serale, non come punizione ma come ricchezza.
(Se non ci sono controindicazioni personali, inserire 2–3 volte a settimana pesce azzurro per omega-3; in alternativa, noci.)
Ricetta “Ciotola Energia 10 minuti”
Per 1 persona
- 1 tazza di cereale integrale cotto (farro, quinoa o riso integrale)
- ½ tazza di ceci cotti e scolati
- 1 tazza di verdure miste crude o saltate (rucola + cavolo cappuccio + zucchine)
- 1 cucchiaio di semi di zucca
- Condimento: 1 cucchiaio olio EVO, succo di ½ limone, curcuma, pepe, sale, erbe aromatiche
Facoltativo: ½ lattina di sardine al naturale, scolate e sbriciolate (per un boost di omega-3).
Procedura: scalda il cereale, unisci ceci e verdure, condisci. 10 minuti, zero stress, alto potere saziante.
Strumenti mentali che funzionano (e si imparano in cucina)
- Mise en place mentale: prima di cucinare, 60’’ per scegliere una intenzione (“Oggi cerco nutrimento, non perfezione”).
- Mindful bite: i primi tre bocconi senza distrazioni. Osserva odore, consistenza, suono. Aiuta a rallentare e sentire sazietà.
- Self-talk gentile: sostituisci “devo/ho sbagliato” con “scelgo/provo”. La lingua modifica il comportamento.
- Confini “sì-no-sì”: “Sì, capisco che tu abbia fame; no, ora non preparo dolci; sì, possiamo scegliere insieme una merenda semplice.”
Segnali da ascoltare (e quando farsi aiutare)
- Campanelli: insonnia persistente, fame nervosa quotidiana, calo marcato dell’umore, cicli molto irregolari, stanchezza che non passa.
- Azione: confronto con il medico di fiducia/ ginecologo e, se utile, una valutazione psicologica; l’alimentazione sostiene, ma non sostituisce il percorso clinico quando serve.
Micro-sfida 7 giorni
- Scegli una ancora (mattina, pasto o sera) e rispettala per 7 giorni.
- Diario di 3 righe ogni sera: cosa ho nutrito oggi (corpo/mente/relazioni)? cosa mi ha ostacolato? quale micro-passo domani?
- Dispensa amica: prepara un vassoio “salva-energia” con 5 basi (legumi, cereale cotto, verdura lavata, semi, condimento).
Dopo una settimana, nota cosa cambia: energia più lineare? meno picchi di fame? più calma serale? Qualsiasi risultato è un feedback, non un voto.
Idee-chiave da portare con te
- Non devi fare “tutto bene”: basta la costanza dell’80%.
- La qualità del sonno vale quanto la qualità del piatto.
Invecchiare è accumulare strumenti, non rinunciare a piaceri: scegli quelli che ti fanno stare bene domani, oltre che ora.
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