CASCINA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Dario Rollo (Caprogruppo) e Fabio Pelusi (Consigliere) (Valori e Impegno Civico Dario Rollo), relativo alla decisione dell’attuale amministrazione comunale di dismettere le quote della società, interamente pubblica, di Amicobus, società che gestisce il servizio trasporto scolastico per i comuni di Cascina e Calci e nella quale lavorano ben 12 autisti.
‘Liquidazione di Amicobus srl: una decisione incomprensibile e piena di contraddizioni’
“L’amministrazione comunale ha preso la decisione di liquidare Amicobus srl, la società interamente pubblica che gestisce il trasporto scolastico nei comuni di Cascina e Calci. Questa scelta, secondo Dario Rollo, capogruppo di Valori e Impegno Civico, rappresenta un grave errore e mette a rischio sia il futuro dei 12 lavoratori coinvolti che la sicurezza e la qualità del servizio offerto a studenti e famiglie. La giustificazione ufficiale, basata sull’applicazione della legge Madia, appare arbitraria e incoerente. Sebbene la legge preveda la chiusura delle partecipate con un fatturato inferiore al milione di euro, questa norma non viene applicata con la stessa severità ad altre società pubbliche, la cui conformità alla legge è quantomeno discutibile. Ci si chiede, quindi, perché Amicobus debba essere liquidata, mentre altre realtà simili non lo sono. Questa decisione solleva numerosi interrogativi. Innanzitutto, cosa ne sarà dei 12 dipendenti della società? L’amministrazione non ha presentato alcun piano di ricollocamento o di tutela, lasciando incertezza nelle famiglie coinvolte. Inoltre, i pulmini utilizzati da Amicobus sono di proprietà del comune: come verranno gestiti? Chi si occuperà della manutenzione e dell’operatività dei mezzi per garantire la continuità del servizio? Le famiglie hanno il diritto di sapere se il trasporto scolastico continuerà a mantenere gli attuali standard di sicurezza ed efficienza. Infine, si teme che dietro questa decisione si nasconda la volontà di esternalizzare il servizio a cooperative esterne, con potenziali effetti negativi su lavoratori e comunità. L’applicazione selettiva della legge Madia desta perplessità. Se la liquidazione di Amicobus si giustifica con la normativa, perché non si adotta lo stesso criterio per altre partecipate che non soddisfano i requisiti? Questo trattamento differenziato solleva dubbi sulle reali motivazioni dietro questa scelta. La mancanza di una posizione chiara da parte dei sindacati è preoccupante, poiché i dipendenti di Amicobus meritano di essere difesi e tutelati. I sindacati dovrebbero intervenire con decisione per garantire i diritti dei lavoratori. Per questo motivo, chiediamo all’amministrazione di fare chiarezza sui veri motivi che hanno portato a questa decisione e sulle garanzie che verranno offerte ai lavoratori. È fondamentale anche comprendere come verrà gestito il servizio di trasporto scolastico dopo la liquidazione di Amicobus. La liquidazione appare discriminatoria e penalizzante per lavoratori, famiglie e cittadini. È necessario un confronto pubblico per esplorare soluzioni alternative che tutelino i diritti dei lavoratori e la sicurezza del servizio.“, conclude il comunicato.
Last modified: Dicembre 28, 2024