PISA – “I commercianti non si tirano indietro nel promuovere le proprie attività con progetti e iniziative, ma serve un supporto concreto da parte dell’amministrazione comunale, a partire dal tema del decoro. Non bastano protocolli firmati, occorrono misure reali, anche attraverso nuovi regolamenti sulle aperture“.
È questo l’appello che arriva dalle attività di Borgo Stretto, via Oberdan e delle strade limitrofe tramite Confesercenti Pisa, dopo l’assemblea che nei giorni scorsi ha fatto il punto su varie criticità ancora irrisolte.
“L’asse commerciale di Tramontana e le vie limitrofe – spiegano il presidente di Confesercenti Pisa Fabrizio Di Sabatino e la coordinatrice dei commercianti di Borgo e del centro storico Antonia Nicoletti – ha ancora una forte presenza di attività storiche e tradizionali, e proprio per questo vuole salvaguardare questa sua identità. Ma la situazione è in costante peggioramento e serve lo sforzo di tutti. Gli imprenditori si stanno impegnando al massimo, come dimostrano i progetti presentati in Comune e le tante iniziative promosse, ma restano aspetti cruciali da affrontare insieme all’amministrazione“.
Tra le preoccupazioni principali c’è la progressiva chiusura di negozi, con il rischio che vengano sostituiti da catene della grande distribuzione. “La chiusura di Salza è stata la punta dell’iceberg – sottolineano – ma altre situazioni sono in movimento. Si parla perfino di una prossima apertura, in uno spazio storico per i pisani, di un punto vendita della grande distribuzione: dopo aver svuotato i centri storici con gli ipermercati in periferia, adesso tornano proprio nei centri con strutture medio-piccole“.
Altro tema centrale è il decoro. “All’inizio dell’estate, per senso di responsabilità, abbiamo firmato con il Comune il Patto per il decoro. Ora occorre concretizzarlo, come ci è stato assicurato dall’assessore Paolo Pesciatini. Borgo, inoltre, continua a soffrire il fenomeno dell’accattonaggio molesto, più volte denunciato senza che si sia trovata una soluzione. Per questo chiediamo un tavolo permanente con l’amministrazione“, ribadiscono Di Sabatino e Nicoletti.
Confesercenti richiama infine la necessità di sostegni economici, vista la crisi ancora pesante del commercio tradizionale: “Quasi un anno fa il consiglio comunale ha approvato una mozione a favore delle botteghe storiche, per tutelarne la sopravvivenza e il ruolo sociale. Ora servono azioni concrete: riduzione di imposte locali come Imu, Tari e Cosap, incentivi per le nuove aperture che non siano l’ennesimo locale di somministrazione, e attenzione all’imprenditoria giovanile e femminile. Su questo – concludono – vogliamo confrontarci con l’assessore Pesciatini, che ha sempre dimostrato sensibilità e al quale chiediamo di fare un passo avanti“.
Last modified: Settembre 13, 2025