PISA – I quattro cardini – Educazione, Socialità, Divertimento e Sana Competizione – su cui si fonda l’Associazione CFPT – Calcio Fair Play Toscana, sono stati il filo conduttore dell’incontro svoltosi la sera di martedì 28 maggio 2024 presso la Sala delle Baleari di Palazzo Gambacorti sul tema del Fair Play nel Calcio a livello Giovanile, organizzato dall’Associazione in collaborazione con l’Assessorato allo Sport del Comune di Pisa.
di Giovanni Manenti
Al dibattito hanno preso parte l’Assessore allo Sport del Comune di Pisa Froda Scarpa, il Presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori, il Presidente del Comitato Regionale Lega Nazionale Dilettanti FIGC Paolo Mangini, oltre a Francesco Cesari e Andrea Vaglini, rispettivamente Presidente e Vice Presidente della citata Associazione.

Nel corso della discussione, moderata da Massimiliano Romano, gli esponenti della CFPT hanno avuto modo di illustrare quelli che sono i tre progetti portati avanti dall’Associazione al fine di far comprendere e divulgare l’importanza dei corretti comportamenti nell’ambito giovanile per far sì che lo Sport, ed il Calcio in particolare, possa mantenere e trasmettere ai giovani praticanti quei valori che poi, crescendo, potranno diventare quanto mai utili anche nei rapporti interpersonali che la vita quotidianamente porta ad affrontare.

Il primo dei tre progetti è un “Codice deontologico“, riservato alle Società dilettantistiche e che propone linee di indirizzo per lo svolgimento di attività di direzione e gestione sportiva di una Società di Calcio Giovanile, mentre il secondo, “Cari Genitori …“, vuole rappresentare un contributo, rivolto alle famiglie, per stimolare la partecipazione positiva da parte di tutti allo Sport giovanile, mettendo in particolare risalto il ruolo dei genitori a tal riguardo, ed il terzo, vale a dire “La Partita Applaudita“, rappresenta un’idea nata all’interno del progetto “Cari Genitori …” per stimolare gli adulti, attraverso una prova pratica, a vivere una partita dei bambini/ragazzi senza nessun tipo di ingerenza ed esasperazione, esperimento che ha già avuto luogo lo scorso aprile a Pisa in occasione dell’incontro tra le Società del Porta a Lucca e Madonna dell’Acqua.

A fornire la propria testimonianza su avvenimenti vissuti in prima persona sono stati altresì i rappresentanti di alcune Società sportive del Territorio – Porta a Lucca, Freccia Azzurra, Porta a Piagge e San Giuliano Terme – presenti in sala, per un confronto da cui è emersa la responsabilità, per i casi in cui il Fair Play va a farsi benedire, da parte proprio degli adulti, genitori in primis, ma anche istruttori e dirigenti, i quali, viceversa, sarebbero proprio coloro che dovrebbero dare l’esempio, pur non trascurando il fatto che, dato che solo il “negativo” fa notizia, questi casi rappresentano fortunatamente una piccola minoranza, amplificata dalla risonanza mediatica che viene loro data, rispetto al grande lavoro, pressoché interamente svolto a livello di volontariato, che è alla base dello svolgimento dell’attività a livello dilettantistico, per poi concludersi l’evento dandosi appuntamento al 7 settembre prossimo in occasione della “Giornata Mondiale del Fair Play“, alla quale presentarsi con un protocollo utile da divulgare anche a livello scolastico.

Su quella che sia l’importanza del Fair Play a livello giovanile lo precisa il Vice Presidente di CFPT Andrea Vaglini sottolineando: “La serata è stata fortemente voluta dall’Assessore allo Sport del Comune di Pisa Frida Scarpa e che vede anche la partecipazione del Presidente della Provincia Massimiliano Angori, nel corso della quale la nostra Associazione presenterà i tre progetti – condivisi e sostenuti dall’Amministrazione Comunale, che, lo scorso 7 settembre 2923, ci ha premiato proprio in Sala delle Baleari in occasione della “Giornata Mondiale del Fair Play” per la nostra attività – costituiti dal Codice Deontologico, che è un documento rivolto agli addetti ai lavori, avendo anche loro bisogno di una formazione ed una educazione verso il Fair Play e certi comportamenti collegati alla correttezza ed alla trasparenza, oltre a “Cari Genitori …”, viceversa indirizzato ai familiari ed in cui si vuole andare a toccare quelli che debbono essere i comportamenti più congrui nell’educazione sportiva che un cittadino deve trasmettere ai propri figli, mentre il terzo progetto, ovvero “La Partita Applaudita” non è altro che un atto pratico che rappresenta una tipologia di gara da noi ideata, che ha riscosso un grande risalto sia mediatico che di attuazione,.ed in cui i genitori che assistono alla partita possono solo applaudire senza akcun incitamento vocale“.
Significativo al riguardo il commento del Presidente Regionale della Lega Nazionale Dilettanti Paolo Mangini, il quale ha evidenziato: “La crescita di un ragazzo che si avvicina al Calcio deve avvenire nel modo migliore, con il grande compito delegato a tutti gli attori che sono attorno, vale a dire gli allenatori, i dirigenti ed i genitori, i quali devono porsi tutti assieme uno stesso obiettivo e, soprattutto, avere comportamenti coerenti con l’obiettivo stesso, poiché in caso contrario anche tutte le parole spese sui valori del Calcio Giovanile perdono di significato, dato che i valori stessi vanno ricercati e praticati per far sì che i settori giovanili mantengano la loro principale funzione, che è quella di formare sportivi e futuri uomini della nostra Società. In questa ottica, prosegue il Presidente, “riveste una grande importanza l’attività che l’Associazione CFPT svolge, collaborando ormai da tre anni con la Lega Nazionale Dilettanti, rendendosi protagonista di tante serate in tutta la Toscana come quella che si svolge stasera a Pisa, così da contribuire a promuovere valori, modi di essere ed aspetti etici che dovrebbero essere alla base anche dei rapporti fra Società, Dirigenti e Direttori Sportivi, oltre che fra allenatori e giocatori, ovvero tutti quelli che fanno parte di questo Mondo, i quali dovrebbero sempre più riflettere sul fatto che questo è un Gioco che va interpretato come tale seguendo quelle regole che ne rappresentano le fondamenta”.
“Buona parte dei genitori“, conclude Paolo Mangini, “è attratta dalla convinzione, sbagliata, che ai propri figli possa aprirsi un futuro da giocatore professionista ai massimi livelli, una situazione facilmente da controbattere qualora facessero appena due conti, vista la risicata percentuale di coloro che arrivano a giocare in Serie A, il che ne ridurrebbe le relative ambizioni riconducendoli alla realtà, pur essendo umanamente giusto che i familiari abbiano anche delle aspettative per i figli, che debbano essere peraltro commisurate alle capacità e soprattutto al contesto in cui si trovano ad operare“.
Le conclusioni non possono che spettare di diritto all’Assessore allo Sport Frida Scarpa, la quale ricorda: “E’ stato un momento fondamentale di confronto – che l’Amministrazione Comunale ha voluto con forza, consentendo l’apertura straordinaria di Palazzo Gambacorti a dimostrazione della nostra disponibilità ad accogliere i cittadini al pari delle Associazioni sportive così da accorciare le relative distanze – con cui stasera abbiamo voluto iniziare un percorso sul tema del Fair Play che ci dovrà portare alla firma di un protocollo in cui si prevedano delle regole, oltre a degli indirizzi per cercare di alleggerire i ragazzi dalle pressioni e conseguenti dinamiche che talora stravolgono i campi da gioco e gli stessi spettatori, ragion per cui dovranno essere coinvolti genitori, tecnici, dirigenti, Società Sportive ed atleti tutti assieme. La scarsa educazione sportiva dei genitori nel rapporto con i propri figli“, conclude l’Assessore, “è un qualcosa che personalmente trovo presente un po’ in tutta la nostra Società, ancorché nello Sport in modo particolare e vieppiù nel Calcio, che è Disciplina altamente commerciale all’interno della quale ruotano interessi finanziari notevoli, ragion per cui i familiari caricano i ragazzi di responsabilità ed aspettative che non si riscontrano in altri Sport o comunque in misura minore, senza dimenticare ciò che avviene anche in ambito scolastico, dove si stanno verificando episodi di una severità eccessiva nei confronti dei ragazzi, da cui si attendono risultati e performance sempre di altissimo livello, mentre forse i genitori dovrebbero riflettere sul fatto che lo Sport, al pari della Scuola, sono agenzie educative all’interno delle quali i ragazzi devono trovare la loro strada in autonomia, formarsi e disegnare il cammino del proprio futuro“.
Last modified: Maggio 29, 2024