PONTEDERA – Dal 2019, anno di istituzione della Breast Unit di Pontedera-Volterra, sono oltre mille le donne che hanno ricevuto cure per il tumore al seno, con circa 2.000 interventi senologici effettuati, pari a circa 400 interventi all’anno. Attualmente, circa 2.000 donne sono ancora in cura. Oggi, la struttura si arricchisce di un nuovo strumento: un dermografo, acquistato grazie a un progetto promosso dall’associazione “Non più sola” e dall’azienda Esanastri di Bientina.
Il dermografo è stato presentato questa mattina presso l’ospedale di Pontedera, alla presenza del direttore di presidio Luca Nardi e dell’equipe della Breast Unit di Pontedera-Volterra, composta dalla dottoressa Laura Roveda (chirurga senologa e responsabile della Breast Unit), dalla dottoressa Virginia Coli (chirurga senologa), e dalle Breast Nurses Sabina Buti e Serena Turini.

“Il dermografo è uno strumento utilizzato nel processo di ricostruzione mammaria dopo interventi per rimuovere neoplasie al seno“, ha spiegato la dottoressa Roveda. “Quando è necessario asportare l’areola e il capezzolo, possono insorgere conseguenze fisiche, come cicatrici o imperfezioni estetiche, ma anche psicologiche. La ricostruzione dell’immagine corporea, che passa anche attraverso la ricostruzione del seno, è fondamentale per il percorso di guarigione, poiché legata a concetti come maternità, sessualità, autostima e bellezza.”
Il dermografo consente la ricostruzione dell’areola e del capezzolo attraverso una tecnica di tatuaggio tridimensionale che ripristina un aspetto naturale e armonico. “Si tratta di una tecnica ambulatoriale poco invasiva, chiamata dermopigmentazione correttiva“, ha aggiunto Roveda. “Questa procedura medica permette di colorare la pelle con inchiostri specifici, coprendo cicatrici, correggendo imperfezioni estetiche o ricreando parti pigmentate. È una fase finale del trattamento oncologico, che aiuta le pazienti a recuperare, anche psicologicamente, il loro benessere.“
Prima di questa innovazione, per eseguire un’operazione simile era necessario un intervento chirurgico, che richiedeva la presenza di un chirurgo plastico e un ricovero di almeno un giorno. Grazie alla dermopigmentazione, il trattamento può ora essere effettuato in ambulatorio, in tre o quattro sedute di circa 30 minuti ciascuna, distanziate di un mese, senza la necessità di ricovero.
“Con questo acquisto, siamo riusciti a portare a termine un progetto iniziato nel 2021 con il supporto dell’associazione Non Più Sola e dell’Azienda Esanastri, che fin dall’inizio hanno creduto in questa importante iniziativa“, ha concluso la dottoressa Roveda, ringraziando sinceramente tutti coloro che hanno contribuito.
Alla presentazione erano presenti anche Simone Lorenzo Romano (vice direttore sanitario dell’ospedale), Davide Traballoni (dirigente infermieristico), Barbara Pradal (coordinatrice del blocco operatorio ambulatoriale), Simona Vallini (coordinatrice infermieristica ospedale e territorio Pontedera) e gli specializzandi Sara Civitelli e Antonio Procopio.
Last modified: Marzo 21, 2025