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Bagni genderless all’Università di Pisa, Nardini replica a Vannacci: “Strumentalizza un fatto grave per attaccare i diritti. Io non mi faccio intimidire”

PISA- Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’assessora regionale della Toscana Alessandra Nardini in replica all’attacco che l’europarlamentare della Lega Vannacci le ha rivolto sui bagni genderless all’università di Pisa.

Vannacci mi attacca per i bagni genderless all’Università di Pisa. Ormai sono diventata il suo bersaglio fisso — e per me è una medaglia.

Questa volta parte da un episodio gravissimo: una studentessa filmata di nascosto da un compagno di corso mentre si trovava in bagno. Invece di concentrarsi sulla violenza e sulla tutela della vittima, Vannacci e Azione Universitaria strumentalizzano l’accaduto per attaccare la sinistra, la cosiddetta “ideologia gender” e la mia persona, colpevole, a loro dire, di sostenere i diritti della comunità LGBTQIA+. Alla ragazza va tutta la mia solidarietà e vicinanza: spero che il responsabile venga individuato e risponda delle sue azioni. Ma è agghiacciante che qualcuno utilizzi un atto così vile per tornare a colpire chi si batte per l’inclusione e per i diritti di tuttə. In moltissimi Paesi europei e del mondo i bagni neutri sono una realtà consolidata, presenti perfino in università, uffici pubblici e locali notturni, senza che vi sia alcuna correlazione con episodi di violenza o molestia. Quindi, secondo Vannacci e i suoi, le persone queer o trans non dovrebbero avere spazi inclusivi perché non siamo in grado di insegnare ai “maschietti” a non molestare. Ma la verità è un’altra: non serve dividere i bagni, serve educare al rispetto. Un’educazione affettiva e sessuale, laica e inclusiva, che dovrebbe essere parte di ogni percorso scolastico — e che proprio loro, invece, cercano di vietare.“, conclude Nardini.

Last modified: Novembre 13, 2025
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