PISA – Una buona notizia per quanto riguarda la tutela dell’ambiente giunge dall’avvio, da mercoledì 15 novembre dei lavori necessari per la rimozione e lo smaltimento del KEU nell’area ex Vacis di Porta a Mare ed assegnati dall’Amministrazione Comunale a seguito di gara ad evidenza pubblico alla “La Giglio Srl” di Sesto Fiorentino per per un ammontare di circa 600mila euro.
di Giovanni Manenti
Tale intervento si è reso necessario in quanto gli accertamenti – che hanno coinvolto altresì molte altre zone della nostra Reione – eseguiti dall’ARPAT – Dipartimento di Pisa, Area Vasta Costa avevano rilevato la presenza di materiale non conforme (KEU, appunto) nei riciclati utilizzati per il manto stradale di via Galazzo, el’esecuzione dei lavori è prevista in circa 6 mesi per un tratto stradale di circa 300 metri, da avvenire in due distinte fase, di cui la prima prevede una serie di operazioni propedeutiche alla seconda fase operativa, in cui verranno effettuati gli scavi e la rimozione dei vari manti stradali sino all’individuazione del KEU che sarà estratto tramite escavatore a risucchio per il successivo stoccaggio, per poi procedere con il rifacimento stradale, mentre il KEU rimosso sarà conferito in una discarica autorizzata.
A fare il punto della situazione in loco è stata l’Assessore all’Ambiente del Comune di Pisa, Giulia Gambini, la quale ha tenuto ad evidenziare: “È una giornata particolarmente importante per la nostra città in quanto parte il Cantiere dedicato alla rimozione del KEU che è stato rilevato all’interno del nostro territorio comunale e finalmente si procede con questo tipo di intervento assolutamente necessario per scongiurare il rischio che possa verificarsi un danno ambientale, in merito al quale l’Amministrazione ha sempre monitorato e tenuto sotto controllo il sito, al fine di verificare che i relativi valori rimanessero comunque al di sotto della soglia consentita dalla Legge“.
“Si tratta di un intervento“, prosegue l’Assessore, “che ha una durata di circa 6 mesi, 190 giorni per la precisione, e che verrà eseguito in più fasi sino alla completa rimozione e smaltimento di tutto il materiale nocivo, trattandosi di una vicenda che ha visto l’Amministrazione Comunale sempre attenta innanzitutto per scongiurare il citato danno ambientale, ma altresì per portare avanti tutte le successive attività amministrative per tenere indenne l’Amministrazione stessa dal danno subito anche dal punto di vista economico, laddove si consideri che sono stati stanziati ben 580mila €uro per questa opera, oltre alle spese che si sono rese necessarie per il monitoraggio del sito”.
“Ecco pertanto“, conclude Giulia Gambini, “che la vicenda riguardante il KEU riveste un aspetto gravissimo, che ha dato origine ad un’inchiesta giudiziaria attraverso un procedimento penale portato avanti dalla Procura Distrettuale Antimafia di Firenze ed all’interno del quale l’Amministrazione Comunale ha voluto costituirsi parte civile proprio perché, oltre al danno ambientale ed economico, ve ne possono essere anche di altro tipo che saranno valutati all’interno della sede competente allorché verrà individuato il soggetto responsabile e per i quali ci rimettiamo alle decisioni della Magistratura“.