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Confesercenti Pisa: “Inaccettabili i disordini dei tifosi ospiti, servono risposte e più sicurezza”

PISA – “Come pisani e come rappresentanti di un’associazione di categoria avevamo accolto con entusiasmo il ritorno in Serie A dei colori nerazzurri. Al di là del tifo, avevamo visto in questo traguardo un’importante occasione di visibilità per la città e un’opportunità di crescita anche per le attività commerciali. Purtroppo, a giudicare da quanto accaduto, ci sbagliavamo. Gli episodi di violenza e vandalismo compiuti da tifoserie ospiti, per ben tre volte, hanno messo in luce gravi falle nel sistema di sicurezza. È inaccettabile: la città merita spiegazioni su come tutto ciò sia stato possibile“.

È la posizione espressa da Confesercenti Pisa e Monte Pisano, attraverso il presidente Fabrizio Di Sabatino e il responsabile Daniele Benvenuti, dopo i disordini avvenuti sabato in via Piave.

Qualcuno deve chiarire – proseguono Di Sabatino e Benvenuti – come sia stato possibile che un gruppo di pseudo-tifosi veronesi, evidentemente organizzati, abbia potuto attraversare indisturbato le vie della città, fino a ridosso della Torre e dello stadio, lanciando fumogeni in via Contessa Matilde, persino mentre gli studenti dell’ITI uscivano da scuola. Sarebbe grave anche se fosse un episodio isolato, ma diventa inspiegabile considerando che situazioni analoghe si sono già verificate con la Fiorentina e con la Roma, quando i tifosi giallorossi raggiunsero senza ostacoli piazza dei Miracoli. Tre episodi su quattro partite in casa non possono essere frutto del caso“.

Per i rappresentanti di Confesercenti, “ha fatto bene il sindaco a manifestare il proprio disappunto a nome della città, perché questi episodi danneggiano l’immagine di Pisa in tutta Italia. È evidente che si sono verificati errori nella gestione dell’ordine pubblico, e per questo riteniamo necessario l’intervento del Ministro dell’Interno per un deciso cambio di passo. La prossima partita casalinga sarà contro la Lazio – concludono Di Sabatino e Benvenuti – e appare chiaro che la sola tessera del tifoso non basta: servono controlli capillari e un piano di sicurezza efficace. I cittadini, le attività commerciali e i tifosi nerazzurri hanno diritto di vivere la Serie A come una festa, non come un problema di ordine pubblico“.

Last modified: Ottobre 20, 2025
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