PISA- Riceviamo e pubblichiamo il comunicato delle associazioni ambientaliste che hanno lanciato la Petizione contro la base militare nel parco di San Rossore.
“Presidente Giani, Presidente Bani e Sindaco Conti, prima di prendere decisioni sulla base militare, venite a confrontarvi con la scienza“. Dopo il successo dell’iniziativa del 15 novembre alla Leopolda, le associazioni ambientaliste rivolgono un appello alle istituzioni con responsabilità dirette nella questione. “Ascoltate gli scienziati e considerate le loro relazioni sui danni devastanti che la base causerebbe in un habitat secolare. Fate attenzione anche ai rischi di una procedura di infrazione europea“, sottolineano. “Durante l’incontro, esperti come la Prorettrice Unipi Elisa Giuliani, il Presidente del Comitato scientifico del Parco Lorenzo Peruzzi, Enzo Pranzini dell’Università di Firenze, il paesaggista Pancho Pardi, e altri, hanno messo in evidenza l’importanza delle aree protette e il valore ecologico dell’area della Selva Pisana. Le loro relazioni scientifiche hanno documentato l’alto valore dell’ecosistema che verrebbe distrutto e le gravi conseguenze di tale intervento. La proposta di costruire una base militare all’interno del Parco MSRM è ormai un caso di rilevanza nazionale, come confermato anche da figure di spicco come il Rettore Tomaso Montanari, l’urbanista Pierluigi Cervellati e la giornalista Sabrina Giannini. Tuttavia, le istituzioni locali rimangono silenti. Il Presidente Eugenio Giani, dopo aver sostenuto inizialmente la base a Coltano, ha firmato nel settembre 2023 l’accordo per il progetto della base al Cisam, che prevede l’abbattimento di almeno 10.000 alberi. Il Sindaco Conti, invece, si trincera dietro le compensazioni, senza fornire dettagli concreti. Il Presidente del Parco, Bani, preferisce rimanere sul piano burocratico, senza rispondere alle richieste di dimissioni avanzate durante il convegno. Nel frattempo, la petizione contro il progetto ha raccolto quasi 3500 firme, inclusi supporti da personalità del mondo della cultura e dell’architettura sostenibile. Gli ambientalisti sono determinati e chiedono che Giani, Bani e Conti rivedano la loro posizione, mettendosi dalla parte della scienza e dell’ambiente. È un dovere verso il territorio e i cittadini“, conclude il comunicato stampa.
Last modified: Novembre 24, 2024