PISA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dei consiglieri Paolo Martinelli, Emilia Lacroce e Gianluca Gionfriddo in merito alla modifica dello statuto di PISAMO e sulla mancanza di discussione in merito in Consiglio comunale.
“Durante il Consiglio comunale di ieri, il sindaco Conti ha annunciato la conclusione della fase di valutazione interna di Pisamo, condotta con l’ufficio partecipate e i comuni soci, per modificare lo statuto della municipalizzata PISAMO. Questa modifica, voluta dalla giunta, prevede che l’ente si occupi di eventi e informazione turistica, culturale e sportiva. Tuttavia, tale ipotesi non è stata inserita nel documento di programmazione attualmente in vigore. Il sindaco ha espresso l’intenzione di completare l’iter procedurale in commissione prima dell’approvazione del Bilancio preventivo. Riteniamo inaccettabile che una questione così cruciale, riguardante una modifica statutaria di una delle principali municipalizzate e una strategia così significativa per la gestione di turismo, sport e cultura, venga considerata una mera formalità da espletare rapidamente, senza un adeguato confronto, nonostante le ripetute richieste delle opposizioni e dei cittadini. Le commissioni e il Consiglio non dovrebbero essere semplici luoghi di ratifica automatica, ma spazi di discussione in cui le opposizioni possano esaminare le proposte e proporre integrazioni e modifiche, con tempi adeguati per un’analisi approfondita e per coinvolgere la cittadinanza. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un approccio simile a quello già riscontrato nelle precedenti modifiche statutarie della società Patrimonio Pisa srl, dove siamo stati costretti a approvare misure già definite in tempi strettissimi, senza un adeguato coinvolgimento della città. La gestione delle municipalizzate, e in particolare la strategia di comunicazione e promozione di eventi turistici, culturali e sportivi, richiede una riflessione approfondita. Questo modo di procedere, oltre a essere grave dal punto di vista istituzionale, non risponde affatto ai bisogni della nostra città. La maggioranza spesso rivendica un mandato diretto del popolo, ma non si chiede se quel popolo sia realmente informato, coinvolto e rappresentato. Durante il prossimo iter in commissione e in Consiglio comunale, porremo attenzione su questo tema, richiedendo chiarimenti riguardo al piano finanziario, occupazionale e organizzativo dell’operazione. Sono tutte questioni critiche che avevamo già sollevato in relazione all’operazione Patrimonio, per le quali, ad oggi, non abbiamo ricevuto risposte.“