Written by 6:46 am Pisa, Attualità

L’Oroscopo senza segni. E il sogno è rimasto (quasi) un sogno

“Io ho un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione dove non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per ciò che la loro persona contiene. Io ho un sogno oggi!”. “I have a dream…” diceva Martin Luther King Jr. e questo suo desiderio mi sembra che ad oggi non sia divenuto realtà, perlomeno non del tutto, stando ai fatti ripetutamente accaduti in questi ultimi anni sulla pelle dei coloured americani.

di Leonardo Miraglia

La discriminazione razziale nella terra della libertà per antonomasia è veramente un ossimoro e come tutti gli estremi tendono a toccarsi, dato che tanta libertà può portare anche alla scelta libera della discriminazione razziale che a ben vedere èperaltro biunivoca perché non solo i bianchi, almeno quelli che vivono in certe zone precise degli Stati Uniti vedi la cosiddetta “fascia della Bibbia”, possono essere definiti razzisti nei confronti degli afroamericani, ma anche i neri del black power ad ogni costo mantengono comportamenti razzisti nei confronti dei bianchi.

Neri e bianchi non hanno ancora imparato ad andare d’accordo e i tentativi di integrazione nel paese confederato per eccellenzarestano a volte solo teoria, perché a sentir parlare i grandi coloured, appartenenti ai più svariati settori professionali, la loro vita oltre i riflettori risulta essere molto simile a quella dei loro confratelli meno conosciuti, ossia una lotta giornaliera per non soccombere al confronto con i bianchi che invece tengono le redini della conduzione del paese.

Martin Luther King Jr., nato Michael King Jr. ad Atlanta il 15 gennaio 1929 è stato un attivista, politico e pastore protestante statunitense; fu anche il leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani.

Martin Luther King Jr. è riconosciuto come “apostolo instancabile della resistenza non violenta”, “eroe e paladino dei reietti e degli emarginati”, “redentore dalla faccia nera”. Si è battuto strenuamente affinché venisse cancellata ogni sorta di pregiudizio etnico. Ha predicato la resistenza non violenta come la più sicura alternativa sia alla rassegnazione passiva, sia alla reazione violenta preferita da altri gruppi di colore.

Martin Luther King Jr. racchiuse tutti i suoi principi e propositi nel discorso conosciuto come “I have a dream” tenutosi il 28 agosto 1963 davanti al Lincoln Memorial di Washington al termine di una manifestazione per i diritti civili conosciuta come la “marcia su Washington per il lavoro e la libertà”; in esso esprimeva la speranza che un giorno la popolazione afroamericana avrebbe goduto degli stessi diritti dei bianchi.

Ma il sogno del reverendo King Jr. si infranse il 4 aprile 1969 quando fu colpito a morte da un colpo di fucile alla testa divenendo il simbolo della protesta per l’emancipazione degli afroamericani ma anche uno dei tanti martiri che la causa dei neri americani ha dovuto dolorosamente esprimere.

Oggi, l’oracolo realistico vi vuole sottolineare l’importanza dell’integrazione, dell’unione fra gruppi razziali diversi che, se riescono a stringersi le mani, possono costruire insieme un presente ed un futuro decisamente diverso e forse migliore. Il proposito giornaliero si fonda sulla buona volontà di non rifiutare l’altro a prescindere e cercare invece di accettarlo anche abbracciando le reciproche differenze che l’integrazione non deve cancellare o omologare.

Last modified: Aprile 4, 2023
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