PISA – Non si ferma la capolista Frosinone, che inanellando la sesta vittoria consecutiva porta a 15 le lunghezze di vantaggio sul terzo posto, approfittando della sconfitta interna della Reggina contro il Pisa, di cui trae vantaggio anche il Genoa portando a quattro punti il suo distacco sulle immediate inseguitrici, mentre in coda importante passo avanti del Venezia che si porta fuori dalla Zona Playout.
di Giovanni Manenti
Tutto facile per il Frosinone nella sfida interna contro il Cittadella, con la gara a mettersi in discesa intorno alla mezzora allorché al vantaggio siglato da Moro segue l’espulsione di Perticone per fallo da ultimo uomo, così che ad arrotondare il punteggio sino al 3-0 conclusivo pensano Roberto Insigne e Mulattieri nella ripresa,, confermando il “Benito Stirpe” un fortino inespugnabile (10 vittorie e 2 pareggi, 21 reti fatte e solo 3 subite) ed avendo altresì modo di rispondere al Genoa che, nell’anticipo del venerdì sera, aveva interrotto la serie positiva del Palermo che durava da 9 turni imponendosi con un 2-0 costruito da Gudmundsson nella prima frazione e difeso dall’estremo difensore Martinez nella ripresa prima del sigillo di Jagiello nel recupero.
L’affermazione sui rosanero consente ai rossoblù liguri di scavare un piccolo margine di quattro punti su di un terzetto che vede la Reggina subire la quarta sconfitta di questo inizio di Girone di ritorno in una gara contro il Pisa che, al contrario, rilancia le ambizioni dei nerazzurri che, dopo un primo tempo di attesa, colpiscono nella ripresa grazie ai subentrati Sibilli e Gliozzi, con il primo che, 60″ dopo essere sceso in campo, devia di testa sulla traversa un cross dalla destra di Calabresi per consentire a Gargiulo il più comodo dei tap-in ed il secondo a procurarsi e realizzare il rigore del definitivo 2-0 nonché a salire a quota 8 centri fra i marcatori, così che gli amaranto calabresi sono raggiunti dal SudTirol che peraltro non va oltre l’1-1 interno con il Como dopo aver accarezzato la vittoria con la rete di Zaro a poco più di 20′ dal termine, svanita per un rigore trasformato da Cerri proprio al 90’.
Ad approfittare dei mancati successi di Reggina e SudTirol è il Bari che, nel posticipo domenicale, supera non senza fatica il fanalino di coda Cosenza, dopo aver sbloccato il risultato in apertura con la seconda rete consecutiva del neoacquisto Sebastiano Esposito e quindi, dopo il pareggio di Rispoli, toccare al “Bomber” Cheddira recitare il ruolo del protagonista, dapprima facendosi respingere un calcio di rigore, per poi colpire la traversa e quindi siglare il punto del definitivo 2-1 (nonché suo 14esimo stagionale) che consente ai padroni di casa di agganciare calabresi ed altoatesini al terzo posto a quota 39 portandosi a quattro lunghezze dal Genoa secondo in Classifica e distanziando degli stessi punti il Cagliari che deve ancora una volta ringraziare il suo attaccante principe Lapadula per la vittoria di misura conquistata sul Benevento del nuovo tecnico Stellone.
Gli ultimi due posti per l’accesso ai Playoff vedono ora addirittura 5 squadre appaiate a quota 34 punti, frutto del successo esterno per 1-0 del Modena sul campo di un Brescia oramai in caduta libera e giunto alla quinta sconfitta consecutiva e con 2 soli punti nelle ultime 10 giornate, la cui sentenza giunge da un rigore trasformato da Falcinelli a 10′ dal termine, nonché del pareggio per 1-1 fra Ternana e Parma in cui ad essere maggiormente delusi sono gli umbri padroni di casa che, passati in vantaggio con Capitan Palumbi e raggiunti da una conclusione da fuori area di Bernabè si sono visti annullare due reti, di cui la seconda di Partipilo con decisione alquanto dubbia.
Per concludere, torna il sorriso in terra marchigiana per i tre punti conquistati dall’Ascoli, reduce da un solo punto negli ultimi 5 turni, grazie all’1-0 sul Perugia firmato da Collocolo all’ora di gioco, così da rendere positiva la prima uscita sulla panchina bianconera del nuovo tecnico Breda, mentre il confronto diretto in chiave salvezza fra Venezia e SPAL se lo aggiudicano i lagunari con un 2-1 maturato già nel primo tempo grazie alle reti di Tessmann e Pierini e con qualche sofferenza di troppo nel finale dopo il centro di Dickmann a dimezzare lo svantaggio, sconfitta che potrebbe determinare l’avvicendamento di De Rossi alla guida degli estensi.