PISA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Potere al Popolo di Pisa.
“Mentre i pronto soccorso dell’ASL Nord Ovest registrano un aumento del 50% negli accessi, il personale sanitario, già sovraccarico nei primi mesi del 2024 con centinaia di ore di straordinari accumulati, ferie arretrate e mancanza di riposi, si trova ancora una volta a fronteggiare una situazione di stress e sovraccarico. A questo si aggiungono le assenze e la carenza di 1.500 posti letto. Era prevedibile che i tagli al sistema sanitario avrebbero avuto effetti ancora più evidenti in questi mesi: i dati stimano una riduzione del personale disponibile tra il 15% e il 20% ad agosto e del 10% tra luglio e metà settembre, con personale in “slote” e servizi in difficoltà. Il problema, già evidente nel 2023, ha portato oltre 6.000 pazienti su quasi 89.000 a lasciare i pronto soccorso a causa delle lunghe attese. Anche quest’anno non sono state adottate misure economiche adeguate, e il sistema sanitario regge grazie all’ingresso, nei primi giorni di agosto, di un numero significativo di medici specializzandi. Il sistema sanitario regionale sembra basarsi su un modello “aziendalistico” che favorisce le strutture private a discapito di quelle pubbliche, con politiche di risparmio che non tutelano il diritto alla salute dei cittadini. Nei primi mesi di febbraio, molte convenzioni con centri privati territoriali sono state tagliate, dimezzando i servizi sanitari e di assistenza territoriale. Nel frattempo, l’ospedale di Cisanello, tramite l’Aoup, ha indetto bandi per rivolgersi a strutture private accreditate per smaltire gli interventi chirurgici rimasti in sospeso dalla pandemia, prosegue il comunicato. Questa progressiva privatizzazione è un processo assurdo e deliberato, in cui l’eccellenza pubblica viene sostituita da quella privata. Di recente, è stata annunciata la costruzione del nuovo ospedale della Fondazione Stella Maris, specializzato nella cura di bambini e ragazzi con gravi patologie. È inaccettabile che servizi così fondamentali siano disponibili esclusivamente attraverso la sanità privata, la cui espansione, come nel caso di Stella Maris, comporterà ulteriore consumo di suolo e cementificazione in una delle poche aree verdi nel quartiere di Cisanello, con un volume d’affari milionario sulla privatizzazione del diritto alla salute e delle aree verdi della città. Rivendichiamo la sanità come un diritto pubblico, accessibile e equo, che deve essere tutelato dallo Stato, a partire dagli enti più piccoli e vicini ai cittadini, come i comuni e le regioni. È essenziale riportare l’attenzione non solo sui servizi, ma anche su chi li fornisce e chi ne usufruisce. Siamo stanchi delle divisioni e delle lotte tra chi è più vulnerabile, orchestrate dalle piccole élite. Sovraccaricare e stressare il personale rischia di compromettere l’efficacia dell’assistenza e la sicurezza di pazienti e operatori sanitari. Non vogliamo elemosina, vogliamo diritti!“, conclude il comunicato stampa.
Last modified: Agosto 15, 2024