PISA – “In occasione dell’anniversario dei bombardamenti su Pisa, il sindaco Conti ha ricordato la città di Gerico – con cui Pisa è gemellata – invocando la pace. La consideriamo come una risposta indiretta alla nostra sollecitazione di riaprire i canali istituzionali con l’Amministrazione di Gerico. Dopo l’attacco in merito che ci ha rivolto l’assessore Buscemi, siamo contenti di aver riportato alla memoria del Sindaco questa relazione e cogliamo su questo fronte nelle sue parole un positivo, seppur flebile, cambio di toni“, afferma Paolo Martinelli de La Città delle Persone.
Ma proprio per dare senso concreto a quelle parole e per evitare che diventino retorica ipocrita, chiediamo di fare chiarezza su alcuni punti:
1. Quali sono le notizie che arrivano oggi dall’Amministrazione di Gerico? Ci sono davvero canali aperti e rapporti attivi?
2. Se la relazione è realmente costante, perché la città di Pisa non viene resa partecipe, con iniziative pubbliche e momenti di consapevolezza su quello che sta avvenendo a Gaza, in Cisgiordania e nei territori occupati illegalmente, così da rafforzare il legame e la solidarietà tra i due popoli?
3. Ad oggi, al di là dei richiami simbolici, in che cosa si concretizza il “patto con Gerico” tanto decantato?
“È proprio in questa fase critica di sopruso che servono parole chiare e nette contro le azioni barbare di violenza, anziché appellarsi ad un lavoro “silenzioso” come sostenuto da Buscemi e tutto da dimostrare. Riteniamo che un gemellaggio non possa essere ridotto a un semplice richiamo occasionale: deve vivere di scambi reali, di relazioni culturali, sociali e umanitarie larghe e coinvolgano i tanti e diversi settori della nostra comunità. Solo così Pisa può rendere credibile il proprio impegno per la pace e contro il genocidio del popolo palestinese. A questo proposito stigmatizziamo le parole di richiamo ed elogio del sindaco alla presidente Meloni, che non sta certo facendo quanto dovrebbe per osteggiare i crimini commessi dal governo israeliano guidato da Netanyahu. Nello stesso giorno, il suo amico Trump ha presentato il vergognoso e disumano “piano della riviera di Gaza”, che prevede incentivi economici per spingere i palestinesi ad abbandonare le proprie terre dando spinta ad nuova fase coloniale di occupazione e di morte, e nel frattempo nega o revoca i visti ai rappresentanti dell’Autorità Nazionale Palestinese, impedendone la partecipazione alla prossima assemblea ONU, calpestando ancora una volta il diritto internazionale“.
“In un momento in cui la popolazione palestinese subisce politiche di vero e proprio sterminio, Pisa dovrebbe dare un segnale concreto, sostenendo le iniziative di pace e solidarietà internazionale. Ricordiamo in questo senso l’impegno della Global Sumud Flottiglia per Gaza e la manifestazione di Genova, simboli di un’Europa e di un’Italia che non si rassegnano all’ingiustizia. Su questo fronte Pisa dovrebbe essere in prima fila! Come La Città delle Persone continueremo a chiedere all’Amministrazione comunale di dare vita a gesti tangibili di cooperazione e vicinanza con Gerico che prevedano il più ampio coinvolgimento cittadino, affinché il gemellaggio non sia usato con parole di circostanza, ma diventi strumento reale di pace e fratellanza tra i popoli“, conclude Martinelli.
Last modified: Settembre 1, 2025