Ritorno al Lavoro e alla Formazione: Un Nuovo Inizio Dopo le Ferie Di Giulia Cecchi

Ritorno al Lavoro e alla Formazione: Un Nuovo Inizio Dopo le Ferie
Settembre è un mese di nuovi inizi. Gli studenti tornano a scuola, i lavoratori ritornano alle loro scrivanie e le aziende riprendono il loro ritmo frenetico dopo le vacanze estive. È un periodo di transizione in cui ci si rimette in pista dopo momenti di relax e svago. Ma il ritorno al lavoro non dovrebbe limitarsi solo a riprendere da dove si era lasciato. È un’opportunità per crescere e migliorare, sia a livello individuale che aziendale. Questo è il momento in cui entra in gioco la formazione aziendale.
La formazione non dovrebbe essere vista come un obbligo, ma come un investimento sia da parte dell’azienda sia da parte di chi questa formazione la riceve. È il mezzo attraverso il quale si acquisiscono nuove competenze, si rafforzano le conoscenze esistenti e si rimane aggiornati sulle ultime novità del settore.
Ma cos’è esattamente la formazione aziendale? Come funziona e perché è così cruciale? In questa intervista, esploreremo questi temi e parleremo con la Dott.ssa Rocchi Marlene, laureata in Gestione delle Risorse Umane e responsabile dell’agenzia formativa di ARCHA, per ottenere una prospettiva esperta su come il rientro al lavoro possa essere un’opportunità per crescere e accrescere le proprie competenze.
Giulia: Ciao Marlene, oggi vogliamo parlare di un tema che è di attualità, soprattutto con l’arrivo di settembre: il rientro al lavoro e a scuola. Il mare ormai è un lontano ricordo…Ma non vogliamo concentrarci solo sulle aule scolastiche, giusto?
Marlene: Esatto Giulia! Il rientro non riguarda solo gli studenti, ma anche i lavoratori o professionisti che tornano al lavoro dopo le ferie estive. Anzi, direi che qui parleremo esclusivamente di questo, giusto? Perché pur avendo due figlie, non sono molto pratica di lezioni di matematica o geografia…
Giulia: Tranquilla Marlene, la lezione sulla geografia la puoi fare in intimità a casa ehehe! Direi che per iniziare, potresti spiegarci cos’è la formazione aziendale e perché è così importante?
Marlene: grazie per la domanda, mi sento già più tranquilla a risponderti visto che è il mio campo! Per iniziare ti dico che la formazione aziendale è un “processo” mediante il quale i dipendenti acquisiscono le competenze necessarie per svolgere le loro mansioni in modo efficace ed efficiente. Alcuni corsi sono indirizzati a consolidare e accrescere le competenze del lavoratore, in altre parole per “farlo lavorare meglio”, altri corsi sono invece obbligatori per legge, come ad esempio quelli sulla sicurezza e sono indirizzati a “far lavorare in modo sicuro”. In ARCHA, ad esempio, dove ci occupiamo di analisi e consulenza ambientali, teniamo corsi sulle metodiche analitiche, sulla elaborazione statistica dei dati, sulla gestione dei processi, ecc. in modo che i nostri tecnici siano sempre aggiornati sulle nuove tecniche e metodiche. Poi ci sono diverse formazioni obbligatorie. Queste includono in particolare i corsi sulla sicurezza sul lavoro, come il rischio specifico legato alle analisi ambientali, la formazione antincendio e la gestione delle emergenze. Inoltre, ci sono corsi per le figure chiave in materia di sicurezza, come il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), il Responsabile Antincendio e il Pronto Soccorso.
Giulia: Quindi, oltre alla formazione generale, ci sono formazioni specifiche legate alle attività dell’azienda. Puoi condividere qualche numero o dato tecnico sull’entità di questa formazione?
Marlene: Come ben sai ogni anno organizziamo corsi per la totalità dei nostri dipendenti, sia dal punto di vista tecnico che per la formazione sulla sicurezza sul lavoro, questi ultimi quindi obbligatori. Questo comporta oltre 1.000 ore di formazione complessiva, considerando tutti i dipendenti. Vogliamo e garantiamo che ogni dipendente sia aggiornato nelle proprie competenze e professionalità in modo da aumentare così anche la competitività della nostra azienda e vogliamo e garantiamo che ogni dipendente sia formato sulle procedure di sicurezza, sull’uso dei sistemi di protezione, su come affrontare un’emergenza in modo da poter lavorare in modo sicuro.
Giulia: Beh, vedo sempre un grosso via vai nell’aula corsi, ma messe nero su bianco queste ore sembrano davvero tante, soprattutto da gestire!!
Marlene: eh sì anche perché gestiamo internamente gran parte delle formazioni, essendo agenzia formativa riconosciuta dalla Regione Toscana, anche se ci sono casi in cui collaboriamo con enti esterni specializzati, ad esempio per la formazione antincendio avanzata o il BLSD o primo soccorso…
Giulia: Me lo ricordo quel corso, con il manichino! Ci insegnarono la corretta manovra di rianimazione e su come usare il defibrillatore in caso di emergenza, fu molto interessante e ci fece sentire “sicuri” di aver qualcuno accanto a noi che in caso di emergenza ci salvi la vita!
Marlene: dici bene Giulia, anche perché l’aspetto cruciale della formazione sulla sicurezza sul lavoro è quello di fornire ai dipendenti le conoscenze e le competenze necessarie per riconoscere i rischi e prevenirli. Ad esempio, attraverso la formazione, i dipendenti apprendono come identificare potenziali pericoli legati alle analisi ambientali, come gestire correttamente i reagenti chimici e come comportarsi in caso di emergenza, come quella di un infarto o problema respiratorio! Questo aiuta a ridurre il rischio di incidenti sul lavoro e a creare un ambiente di lavoro più sicuro per tutti.
Giulia: voglio tornare un attimo sulle figure chiave come il RSPP e il RLS, visto che forse i nostri lettori non li conoscono molto bene. Quali sono le loro responsabilità specifiche in termini di sicurezza sul lavoro e come vengono preparate attraverso la formazione?
Marlene: Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) hanno ruoli cruciali nella promozione della sicurezza sul lavoro. Il RSPP è responsabile di coordinare le attività di prevenzione all’interno dell’azienda, mentre il RLS rappresenta i dipendenti e li aiuta a far valere i loro diritti in materia di sicurezza. Entrambe queste figure vengono preparate attraverso specifici corsi di formazione che coprono le loro responsabilità e competenze. Ad esempio, il RSPP impara a identificare i rischi, a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi, e a collaborare con il datore di lavoro per garantire il rispetto delle normative di sicurezza. Il RLS, invece, apprende come rappresentare i colleghi, segnalare le problematiche e partecipare attivamente alle attività di sicurezza.
Giulia: Immagino che la formazione non sia un evento singolo ma un processo continuo. Puoi spiegarci come avviene il monitoraggio e l’aggiornamento delle competenze dei dipendenti nel tempo?
Marlene: La formazione è un processo continuo!! Non dobbiamo mai smettere di imparare! Buona prassi, che è quella per esempio seguita da ARCHA, è monitorare costantemente le competenze dei dipendenti attraverso valutazioni periodiche. Inoltre, sarebbe cosa buona e giusta organizzare corsi di aggiornamento regolari per assicurare che tutti siano al passo con le ultime normative e best practice nel settore. Questo approccio dovrebbe garantire che i dipendenti mantengano competenze aggiornate e siano sempre pronti ad affrontare nuove sfide e cambiamenti nel loro lavoro.
Giulia: Oltre agli aspetti tecnici e alla sicurezza sul lavoro, la formazione aziendale affronta altre aree cruciali? Ad esempio, la gestione ambientale o la qualità dei servizi offerti?
Marlene: Sicuramente, Giulia. Oltre alla sicurezza sul lavoro, la formazione aziendale include anche aspetti legati alla gestione ambientale e alla qualità dei servizi. Ad esempio, esiste la formazione sulla corretta gestione dei rifiuti e sul rispetto delle normative ambientali e in ambito normativo, oppure corsi di lingua per aziende multinazionali, o corsi sull’approccio con il cliente.
Giulia: Un ultimo aspetto importante, Marlene. Cosa succede se non si rispettano i requisiti di formazione obbligatoria? Ci sono delle penali o conseguenze?
Marlene: Buona domanda, Giulia. Sì, ci sono conseguenze legali se non si rispettano i requisiti di formazione obbligatoria. Le penali possono variare in base alle leggi e ai regolamenti del paese in cui operiamo. Ma ciò che è più importante è che non rispettare la formazione obbligatoria mette a rischio la sicurezza dei nostri dipendenti e la qualità delle nostre analisi ambientali. Quindi, la formazione è una priorità assoluta: ogni lavoratore ha il diritto di ricevere la formazione necessaria per svolgere il proprio lavoro in modo sicuro e competente. È responsabilità sia dei datori di lavoro che dei dipendenti impegnarsi attivamente nella formazione continua.
Giulia: Hai ragione, Marlene. Senza una formazione adeguata, il lavoro può diventare pericoloso. Prima di concludere questa intervista, potresti condividere un messaggio o un consiglio finale sulla importanza della formazione e della sicurezza sul lavoro per tutti i lettori?
Marlene: Beh saluto tutti quelli che ci hanno letto aggiungendo che la formazione è la chiave per garantire la sicurezza sul lavoro in qualsiasi settore. Solo attraverso la formazione possiamo prevenire incidenti sul lavoro e creare un ambiente lavorativo più sicuro e produttivo per tutti!
Quindi, ricordate sempre che la formazione è un investimento nella vostra sicurezza e nel vostro futuro professionale. Non sottovalutatela mai!