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Fabbrini (FdI): “Navigabilità dell’Arno, il progetto così com’è rischia sicurezza e attività nautiche”

SAN GIULIANO TERME- Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Simone Fabbrini, Consigliere comunale (FdI).

Con la delibera n. 1111 del 28 luglio 2025, la Giunta Regionale ha espresso parere favorevole al progetto di navigabilità dell’Arno presentato dal Comune di Pisa, in risposta alla richiesta di integrazioni avanzata dal MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica). Poiché anche il territorio di San Giuliano Terme è direttamente interessato dagli effetti dell’opera, il consigliere di Fratelli d’Italia e candidato al Consiglio regionale Simone Fabbrini è intervenuto per richiamare l’attenzione su alcune criticità che, a suo avviso, richiedono ulteriori approfondimenti al fine di garantire la piena funzionalità e le ricadute positive del progetto sul territorio.

Fabbrini ha innanzitutto evidenziato una possibile criticità strutturale non affrontata nella relazione della VIA: il rischio di interferenza con i tralicci dell’alta tensione. «Alcuni armatori – ha spiegato – mi hanno segnalato che il passaggio di imbarcazioni con alberi rischia di entrare in contatto con la linea elettrica che attraversa l’Arno, come già accaduto in passato. Si tratta di un problema di sicurezza che mi sarei aspettato venisse considerato nella valutazione e che non può essere ignorato».

Un secondo punto critico riguarda le regole di navigabilità previste, che secondo Fabbrini risultano «inapplicabili in un contesto come l’Arno, che rappresenta uno dei principali porti fluviali d’Italia con oltre duemila imbarcazioni a vela, a motore e fino a 25 metri di lunghezza». Se la limitazione della velocità a 4 nodi può avere una giustificazione in termini di tutela ambientale, dato che parte del corso del fiume ricade in area protetta, «non si comprende invece – ha osservato – il motivo per cui sia stato fissato un limite di potenza dei motori a soli 8 cavalli. In un contesto portuale come quello dell’Arno, lungo il quale operano decine di aziende nautiche di grande valore artigianale, questa restrizione appare del tutto irrealistica e riflette un approccio demagogico che, se recepito integralmente, metterebbe a rischio la stessa navigabilità del fiume e la sopravvivenza delle imprese del settore».

«Altro che navigabilità dell’Arno – ha concluso Fabbrini – con questa VIA non si valorizzano né il fiume né la sua golena. È necessario invece coinvolgere armatori e associazioni di categoria per costruire una sintesi condivisa e realmente utile al territorio».

Last modified: Ottobre 3, 2025
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