PISA – L’Associazione Est Ovest Est-APSin collaborazione con il Comune di Pisa, Assessorato al Turismo, e alla Fondazione Comeldi Pisa promuove la seconda edizione del progetto culturale Vicine Distanze che si terrà giovedì 28 novembre 2024 alla Domus Comeliana di Pisa.

Creato dalla Sinologa Elisa Debernardi, che ha vissuto molti anni in Cina e durante questo tempo ha conosciuto da vicino, facendone parte, la realtà di questo complesso Paese, Vicine Distanze è un ponte culturale tra Italia e Cina. L’edizione 2024, dal titolo “L’Acqua e la Città”, affronta un tema profondamente legato alla città di Pisa. Civiltà lontane e diverse, Oriente e Occidente, trovano nell’iniziativa un significativo registro culturale e attraverso le arti figurative e musicali creano un dialogo nuovo e profondo volto ad esplorare e mettere in parallelo linguaggi e culture differenti. Vicine Distante “L’acqua e la città” propone l’esplorazione del tema dell’acqua: il suo fluire, la sua energia, la sua evoluzione, le sue forme, il fiume, il viaggio, ma anche la relazione dell’uomo con l’elemento liquido, l’esperienza, dunque l’inscindibilità tra materia e spirito. Attraverso la mostra si costruisce una profonda riflessione tra tradizione e modernità, tra radici culturali e visioni artistiche. In questo sguardo sull’arte-italiana e cinese–si potrà notare come la Cina, nella sua graduale apertura a influenze esterne, sia stata in grado di mantenere un legame costante con la propria tradizione e, dagli anni Sessanta agli Ottanta, abbia iniziato una profonda trasformazione sia stilistica sia tematica, accogliendo contaminazioni lontane masenza mai tradire la propria identità. L’Italia, invece, portata naturalmente ad accogliere influenze esterne, oltre ad averne create di strutturali e imprescindibili nel corso della storia dell’arte, è sempre capace di elaborare e vivere la propria espressione artistica in maniera innovativa e indipendente.

L’acqua trova nelle opere di Nicola Ughi e Andrea Cavazzuti un significativo confronto culturale, cognitivo e relazionale. I due artisti attraverso i loro scatti invitano l’osservatore a indagare scenari simili e apparentemente immutabili e connessi ma, in realtà, i due mari raffigurati nelle loro opere sono distanti nel tempo e nello spazio, poiché quello di Nicola Ughi è il familiare Mar Tirreno (2023) e quello di Cavazzuti il Mar cinese (1982).L’ospite speciale di questa mostra è il piccolo bronzetto dal titolo “Vanga”del Maestro SituZhaoGuang, l’artista e Accademico cinese, ex direttore del dipartimento di scultura del CAFA(Central Academy of Fine Arts), faceva parte del gruppo di artisti che agli inizi degli anni‘60furono inviati dal governo cinese a studiare in Russia, a San Pietroburgo, vedendo l’evoluzione artistica del Maestro Situ si capisce bene come la cultura artistica estera diventa stimolo a un’evoluzione culturale del Maestro che, però, dopo aver dimostrato di poter essere al pari dei suoi colleghi occidentali, non tradisce mai la sua visione estetica pur ibridandola in mani era evidente.Un capitolo importante dell’iniziativa è rappresentato dalla presenza in mostra di un capolavoro del Maestro Moses Levy, l’olio “Plàge”del 1946, e dell’opera “Venice”del 1998 diLinda Karshan, nuova acquisizione della collezione della Fondazione Comel, curata da Giulia Martina Weston.

Grazie alla presenza dei giovani artisti selezionati provenienti dalle Accademie di Belle Arti di Firenze, Carrara, Macerata, Venezia, Milano e della Yunnan Arts University, una tra le Accademie più importanti della Cina, e all’Associazione stART ATTITUDE, l’iniziativa, pur sviluppandosi in un solo giorno, è profondamente immersiva delle culture che vuole rappresentare e far conoscere. Tra scultura, pittura, video, installazioni, si apre un orizzonte sull’arte contemporanea, un confronto tra gli artisti di quest’anno, selezionati dal Professor Cristian Biasci, Docente all’Accademia di Belle Arti di Firenze.

Il percorso espositivo che riguarda i giovani vede in dialogo le opere di Gianni Bianchi, Chiara Gulmini, Adele Cattaneo, Marco Cesaro, GaiaSantini, Enrico Bani, Maurizio Faleni, Wang Yu,Zhang Ting, Zhang Zhiwei. L’evento culturale che nel suo insieme è concepito come una giornata, un momento di visione, riflessione e condivisione, propone al pubblico anche un programma musicale. Il Maestro Carlo Ipata, Fondatore dell’ensemble Auser Musici, nonché direttore del Progetto Tesori Musicali Toscani, andrà in scena esplorando un’inedita sinergia musicale attraverso l’improvvisazione tra il flauto da lui suonato e Guzheng suonato dall’artista Wang Yitong, un incontro sicuramente unico e inusuale tra due mondi musicali diversi che promettono di darvita a nuove e sorprendenti armonie. Il Guzheng, suonato dall’artista e musicista Wang Yitong, è uno strumento musicale tradizionale cinese, simile alla cetra, con 18o più corde. Dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 di giovedì 28 novembre 2024 Vicine Distante “L’acqua e la città” alla Domus Comeliana di Pisa è un evento da non perdere. L’ingresso e la partecipazione a tutte le iniziative sono gratuiti
Last modified: Novembre 22, 2024