PISA – Finalmente, dopo un triennio di forzata (2020 e 2021) o ridotta (2022) celebrazione del Capodanno Pisano, la città sabato 25 marzo ha potuto festeggiare nel rispetto della tradizione l’evento, con il Corteo Storico e la Cerimonia del Raggio di Sole che rappresentano il culmine degli eventi in programma in questo periodo.
di Giovanni Manenti
Un desiderio condiviso da tantissime persone che hanno riempito come non mai la Cattedrale, dove il Corteo è giunto dopo essere partito da Piazza XX Settembre davanti a Palazzo gambacorti, per poi sfilare lungo un percorso che l’ha visto attraversare Ponte di Mezzo, Borgo Stretto, via Ulisse Dini, Piazza dei Cavalieri e via Santa Maria.
In Cattedrale, l’Assessore alle Tradizioni Storiche Filippo Bendini ha ricordato ai presenti la genesi di tale ricorrenza, che risale sin dal X Secolo, allorché i pisani decisero di far coincidere l’inizio dell’anno con l’annunciazione e conseguente incarnazione di Gesù, che pertanto cade 9 mesi prima del 25 dicembre, Festa della Natività così che il 25 marzo divenne il primo giorno del nuovo anno solare, data scelta anche non solo per il ricordo dell’annunciazione della nascita di Cristo ma anche per essere prossima all’equinozio di primavera che simboleggia la rinascita della vita dopo i rigori invernali, circostanza poi adottata da molte altre città e Paesi, fra cui Siena e Firenze.
Un calendario che è restato immutato per secoli sino al 20 novembre 1749 allorché il Granduca di Toscana Francesco I di Lorena ordinò che in tutti gli stati della Regione l’1 gennaio successivo avesse inizio l’anno 1750, così che anche Pisa – il cui Stato era all’epoca formato all’incirca dalle attuali Province di Pisa e Livorno – si dovette uniformare al Calendario Gregoriano al pari del resto della Toscana, salvo poi tornare a parlare di questa Festa negli anni ’80 del Secolo scorso, tant’è che ancora oggi il Capodanno Pisano è atteso e degnamente festeggiato attraverso numerose iniziative culturali che precedono e seguono la data del 25 marzo.
La particolarità dell’evento sta anche nel fatto che, oggi come ieri, il Capodanno pisano è scandito da una sorta di orologio solare, in quanto a Mezzogiorno di ogni 25 marzo un raggio di sole penetra nel Duomo da una finestra rotonda della parete meridionale e va a colpire una mensola posta su di un pilastro accanto al pergamo di Giovanni Pisano sul lato opposto e tradizione vuole che il nuovo Anno Pisano non cominci sotto i migliori auspici se le nuvole impediscono al sole di entrare in Cattedrale”.
Al termine della successiva funzione religiosa,.il Sindaco Michele Conti ha dichiarato ufficialmente aperto l’anno pisano 2024 pronunciando la frase rituale “A maggior Gloria di Dio, invocando l’intercessione della Beata Vergine Maria e di San Ranieri nostro Patrono, salutiamo il Nuovo Anno” …
Lo stesso Sindaco Michele Conti, rivolgendosi ai giornalisti presenti, ha tenuto a ricordare: “La nostra Amministrazione abbia lavorato tantissimo affinché potesse svolgersi nuovamente ed al meglio un rito altamente partecipato come quello del Capodanno Pisano che ricorda le antiche tradizioni cittadine risalenti all’epoca di Pisa Repubblica Marinara, divenendo altresì una fonte di attrazione sotto l’aspetto turistico, un versante sul quale possiamo e dobbiamo investire ulteriormente per far sì che le nostre tradizioni storiche e la nostra cultura possano divenire il secondo pilastro dell’economia cittadina – dopo l’industria del Sapere costituita dall’Università, dal CNR e dalla Scuola Normale al pari del Sant’Anna – al fine di far conoscere ancor più Pisa nel Mondo, avendo delle enormi potenzialità da sfruttare aumentando il numero degli eventi e migliorando altresì l’accoglienza, pur essendo sulla buona strada avendo in questi anni già lavorato sotto l’aspetto strutturale“.
“Ciò mi consente altresì“, conclude il Primo Cittadino, “di formulare i miei più sentiti Auguri di Buon Anno a tutti i 90mila cittadini pisani che hanno dimostrato anche questa mattina con la loro numerosa presenza quanto la città sia legata a questo evento come agli altri delle nostre tradizioni quali la Luminaria ed il Gioco del Ponte, affinché sia un 2024 di grande ripartenza e soprattutto sia un anno in cui i pisani possano trovare le maggiori soddisfazioni qualunque sia il loro ruolo lavorativo, sia pubblico che privato”.
Last modified: Marzo 25, 2023