PISA – Guardare il mondo dall’alto è diventato più semplice grazie alla tecnologia moderna, in particolare alle immagini satellitari e alle ortofoto aeree. Tuttavia, distinguere dettagli come il tipo e il numero di piante è difficile per l’occhio umano, ma non per le macchine.
Un recente studio dell’Università di Pisa e del CNR, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Toscana Nord, ha sviluppato un algoritmo di intelligenza artificiale chiamato “DeepForest” per identificare e mappare la vegetazione ripariale lungo i fiumi usando immagini aeree.
Il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi, ha evidenziato l’importanza di conoscere la vegetazione ripariale per ridurre il rischio idraulico e preservare la biodiversità. L’uso di “DeepForest” permette di ottenere informazioni dettagliate con costi e tempi inferiori rispetto ai controlli manuali sul campo. La ricerca ha utilizzato orto-immagini aeree ad alta risoluzione della Regione Toscana per calibrare e validare l’algoritmo, studiando circa 10 km del fiume Serchio.
L’analisi costi-benefici ha mostrato che “DeepForest” è comparabile agli operatori umani nella mappatura della vegetazione, con un risparmio significativo di tempo e denaro. Questo approccio innovativo offre ai Consorzi di Bonifica informazioni preziose per la manutenzione efficace delle aree fluviali, migliorando la gestione delle risorse e la prevenzione dei rischi idrogeologici.
Last modified: Luglio 5, 2024