CASCINA – Nei giorni scorsi, molti cittadini di Cascina hanno ricevuto un messaggio tramite l’Alert System, il sistema di allerta pubblica pensato per informare rapidamente la popolazione in caso di emergenze gravi: terremoti, incendi, alluvioni, incidenti industriali.
“Il messaggio, però, non annunciava alcun pericolo imminente. Era un semplice promemoria istituzionale per invitare la popolazione a votare al referendum dell’8 e 9 giugno. Apparentemente innocuo? Forse, ma la questione è molto più seria e pone diversi interrogativi sia sul piano etico che legale”. Ad affermarlo Maria Pia Morella, Commissario Lega Salvini Premier Cascina
Un uso improprio, ai limiti della propaganda
“Il sistema di allerta non è nato per diffondere comunicazioni elettorali. Il suo scopo è salvare vite umane, non veicolare messaggi istituzionali, e tantomeno essere utilizzato – direttamente o indirettamente – come strumento di propaganda politica. Che si tratti di un messaggio “neutro” non cambia la sostanza: in pieno periodo elettorale, inviare tramite un canale d’emergenza un messaggio legato al voto significa alterare la percezione e l’importanza di quell’appuntamento, sfruttando un sistema di comunicazione istituzionale non accessibile a tutte le forze politiche”, afferma la Morella. In altre parole: non tutte le liste hanno avuto la possibilità di raggiungere i cittadini con la stessa efficacia. Il Comune, invece, ha usato un canale privilegiato, uno strumento che si attiva – per prassi – solo in casi di emergenza reale.
Quando serve davvero, il sistema non funziona
“Ed è proprio questo l’aspetto più inquietante. Durante eventi critici recenti (ad esempio allerte meteo o incendi), numerosi cittadini non hanno ricevuto alcun messaggio dall’Alert System. I problemi di copertura e funzionamento sono stati segnalati più volte. Eppure, stavolta, per le elezioni, il sistema sembra aver funzionato alla perfezione: il messaggio è arrivato a quasi tutti. Come mai? Perché quando l’Alert dovrebbe proteggerci davvero, spesso non arriva, e invece per un’operazione di “pubblicità elettorale” funziona senza intoppi?”, continua Morella
Il nodo della privacy
“Un’altra questione gravissima riguarda l’uso dei dati personali.ì Il sistema Alert raggiunge i cittadini in base a una combinazione di tecnologie, tra cui dati sulla localizzazione e numeri di telefono forniti o reperiti tramite operatori. Chi ha autorizzato l’uso di queste informazioni per scopi non emergenziali? Qual è la base giuridica per inviare un messaggio del genere? È stato violato il principio di finalità, cardine della normativa sulla protezione dei dati personali (GDPR)? Le domande sono molte, e le risposte per ora mancano”.
Le azioni che intraprenderemo
“Alla luce di quanto accaduto, ho deciso di presentare una segnalazione al Garante della Privacy per l’uso improprio dei dati personali da parte del Comune di Cascina. Contemporaneamente, invierò una comunicazione anche alla Protezione Civile, per segnalare l’uso scorretto di una piattaforma concepita per ben altri scopi”, prosegue Morella
Conclusione: il Comune chiarisca pubblicamente
“Chiedo al Comune di Cascina un chiarimento formale e pubblico: Chi ha deciso di usare l’alert system in questo modo? Con quale autorizzazione? In base a quale norma è stato ritenuto lecito inviare un messaggio legato a un appuntamento elettorale tramite un sistema di emergenza? La trasparenza verso i cittadini non è un favore, è un dovere. Non possiamo tollerare che strumenti pensati per la sicurezza di tutti vengano piegati a fini politici. Il rispetto delle regole è la prima forma di rispetto verso la cittadinanza”, conclude Maria Pia Morella.
Last modified: Giugno 7, 2025