PISA – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato per la Difesa di Coltano e de La Città Ecologica
“Il tema dell’inserimento del CISAM in aree militari con possibilità di espansione volumetrica illimitata, previsto dal PIP, ha da tempo suscitato preoccupazioni per potenziali disastri ambientali. Tuttavia, l’inserimento di una gigantesca base militare nel cuore di una foresta patrimonio UNESCO tramite un colpo di mano nel Decreto legge sulle infrastrutture civili da parte del governo Meloni ha superato ogni peggiore aspettativa. La planimetria indica un’occupazione di circa 90 ettari di suolo boscato, contrariamente ai 73 ettari previsti a Coltano, dove era già presente un progetto controverso, bloccato grazie a una forte protesta popolare. Stimiamo che il nuovo progetto comporterà la perdita di oltre 10.000 alberi e la distruzione di un ecosistema sviluppatosi in decenni, ben oltre le 2500 “vittime” inizialmente dichiarate. Il costo del progetto è aumentato da 190 a 520 milioni di euro, con una parte significativa destinata allo smantellamento di un reattore nucleare spento, quasi il doppio dell’intera rete tranviaria di Pisa. Questa operazione, scandalosa e ingiusta, proseguono gli esponenti “è stata avallata dal parere positivo del Tavolo interistituzionale, che includeva rappresentanti di alto livello come il ministro della difesa e il presidente della Regione. Ora è cruciale che coloro che hanno sostenuto questo progetto riconoscano l’errore e agiscano per impedire ulteriori danni, influenzando il governo e il Parlamento per evitare la conversione in legge del Decreto, almeno per quanto riguarda la base al CISAM. Noi rimarremo in prima linea per difendere il parco e l’ambiente, invitando tutti i cittadini a unirsi a noi per proteggere questo prezioso bene comune. Il tema dell’inserimento del CISAM in aree militari con possibilità di espansione volumetrica illimitata, previsto dal PIP, ha da tempo suscitato preoccupazioni per potenziali disastri ambientali. Tuttavia, l’inserimento di una gigantesca base militare nel cuore di una foresta patrimonio UNESCO tramite un colpo di mano nel Decreto legge sulle infrastrutture civili da parte del governo Meloni ha superato ogni peggiore aspettativa. La planimetria indica un’occupazione di circa 90 ettari di suolo boscato, contrariamente ai 73 ettari previsti a Coltano, dove era già presente un progetto controverso, bloccato grazie a una forte protesta popolare. Stimiamo che il nuovo progetto comporterà la perdita di oltre 10.000 alberi e la distruzione di un ecosistema sviluppatosi in decenni, ben oltre le 2500 “vittime” inizialmente dichiarate. Il costo del progetto è aumentato da 190 a 520 milioni di euro, con una parte significativa destinata allo smantellamento di un reattore nucleare spento, quasi il doppio dell’intera rete tranviaria di Pisa. Questa operazione, si legge nel comunicato “scandalosa e ingiusta, è stata avallata dal parere positivo del Tavolo interistituzionale, che includeva rappresentanti di alto livello come il ministro della difesa e il presidente della Regione. Ora è cruciale che coloro che hanno sostenuto questo progetto riconoscano l’errore e agiscano per impedire ulteriori danni, influenzando il governo e il Parlamento per evitare la conversione in legge del Decreto, almeno per quanto riguarda la base al CISAM. Noi rimarremo in prima linea per difendere il parco e l’ambiente, invitando tutti i cittadini a unirsi a noi per proteggere questo prezioso bene comune.” conclude la nota stampa.
Last modified: Luglio 6, 2024