“Il Cascina calcio è pronto a trasferire il titolo di serie D a Ponsacco. Si perdono così i 98 anni di storia della blasonata società nerazzurra. Come si è potuti arrivare a tanto?”. Secondo Leonardo Cosentini, capogruppo della Lega, l’amministrazione comunale di Cascina ha le sue responsabilità in questa triste vicenda.
“Sono evidenti le responsabilità di chi oggi amministra il Comune. La nostra amministrazione aveva infatti avviato un progetto di riqualificazione degli impianti sportivi che interessava tra gli altri anche quello di Cascina, lo stadio comunale “Redini”. Per mettere insieme le varie forze avevamo provato a unire le diverse società, coinvolgendole in progetti di qualità, facendo gli interessi di tutti, sia delle società amatoriali che seguono i bambini ed i ragazzi nelle scuole di calcio , sia quelle più strutturate che militano nelle serie maggiori. Solo dalla collaborazione nascono progetti di lunga durata. Le società tra loro collaborano e per questo vanno solo ringraziare, ma dall’altra parte occorre che ci sia una seria e fattiva collaborazione dell’Istituzione comunale. Oggi siamo alla resa dei conti. La mancata visione politica anche nel settore delle attività sportive ha portato purtroppo a questo risultato, che rappresenta una sconfitta per tutti. È banale e fuorviante addossare la responsabilità dell’accaduto alle società sportive. Un comune come il nostro, di quasi 50mila abitanti, ha bisogno di strutture adeguate ai bisogni e alla domanda di fare sport che c’è in questa città”. Se non ci sono gli spazi alla fine le società cercano altrove, trovando nei Comuni limitrofi realtà che sono meglio organizzate da un punto di vista impiantistico. Il Comune di Cascina cosa ha fatto? “Poco o niente”. Si è limitato a fare pochi lavori di manutenzione qua e là, “ha affossato tutti i progetti della precedente amministrazione, per la costruzione di strutture sportive che facessero da volano di sviluppo per il nostro territorio. Se non si coglie l’importanza delle società sportive, anche per il valore sociale che hanno, si va poco lontano. Il sindaco teorizza ma non fa, manda all’aria i progetti di riqualificazione che ha trovato, perdendo anche l’occasione dei finanziamenti legati al Pnrr. Ora Cascina sarà più povera dal punto di vista sociale, oltre che sportivo ed economico. Una squadra di serie D si porta dietro anche un indotto economico, ed è attrattiva per il movimento calcistico di base, ma di questo il Comune non ha tenuto evidentemente di conto. Un’altra occasione perduta per la nostra città“
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